Vinyl Prima stagione Blu-ray: Recensione

Di   |   04 Ottobre 2016
Vinyl Prima stagione Blu-ray: Recensione

 

Il futuro si sente

Esce su Blu-ray Warner la prima stagione di Vinyl, puro cinema in formato televisivo, che si avvantaggia della possibilità di sviluppare personaggi e situazione in un arco di tempo maggiore. La serie è ideata e scritta, oltre che da Rich Cohen (Magic City) e Terence Winter (Sopranos, Wolf of Wall Street, Boardwalk Empire), nientedimeno che da Mick Jagger e Martin Scorsese che dirige il lungo pilot di due ore.


Il BD distribuisce su 4 dischi i 10 episodi. L’immagine restituisce alla perfezione la splendida fotografia originale che contribuisce a ricreare un’epoca. Il girato, realizzato in digitale con le macchine fotografiche Arri Alexa e Sony CineAlta, è stato poi “rielaborato” per conferirgli l’aspetto granuloso-vintage del periodo, fra le mezze luci e il fumo che saturava allora ogni ambiente. Splendido per potenze e fine dettaglio l’audio originale che è in DTS-HD Master Audio, ma anche l’italiano in DTS Digital Surround si difende bene, nella resa di ambiente e momenti musicali. Come extra, oltre ai commenti di Bobby Cannavale, Olivia Wilde, Terence Winter, su ogni disco troviamo Inside the Episodes, i backstage degli episodi, in tutto circa circa 34 minuti di materiale. Sull’ultimo disco c’è il pezzo forte, “Making Vinyl recreating the ’70” (17’), con Scorsese, Jagger e il cast e diversi addetti a costume, trucco, parrucco e scenografie, a illustrare la grande cura posta nella realizzazione, compresa la riproposizione delle apparecchiature tecniche. Tutto l’aspetto visivo della serie ha goduto di una grande attenzione formale. Sesso, droga e Rock’n’Roll nella New York degli anni ’70, quando la Grande Mela era come un frutto troppo maturo su cui tutti si avventavano per il loro quarto d’ora di celebrità. Il fondatore della casa discografica American Century Records, Richie Finestra (personaggio che è l’occasione della vita per l’attore Bobby Cannavale), ha mandato tutto in rovina con una gestione troppo allegra insieme ai suoi soci storici, tutti ex ragazzi venuti dal niente. Le novità musicali latitano, il mercato sta cambiando, i debiti aumentano, il consumo della droga anche, in uno sperpero di soldi che non ha salvato le famiglie da pesanti crisi. Per tutti la musica è la vita, per passione ma soprattutto per fare soldi per finanziarsi la dolce vita, in un circolo vizioso distruttivo, che finisce per coinvolgere anche pericolosi Godfellas. Tutti narcisisticamente esigono la propria gratificazione. Intanto la città nei suoi strati più bassi ribolle di novità, che nell’alto dei grattacieli si fa fatica ad avvertire. Cast ricco di figli d’arte. Accurato il lavoro di ricerca musicale e di casting nella riproposizione di personaggi e canzoni del periodo e pure i titoli di testa sono degni di menzione. Purtroppo non ha incontrato il favore di un pubblico sempre più distratto o superficiale e una seconda stagione non sarà mai realizzata.

 

 

Giudizio

  • imperdibile
  • 10/10