Come audio costatiamo sempre con sconforto che, a fronte di ben due tracce in inglese in DTS HD Master Audio 7. 1 e DTS HR 5.1, per l’Italia ci dobbiamo accontentare di un DTS 5.1, che fa il suo lavoro, a patto di non volersi fare del male e confrontarlo con l’originale. Comunque la distribuzione sui vari canali è precisa e coinvolgente e gli effetti sonori sono resi con discreta potenza e buona direzionalità. Bene anche la colonna sonora e i dialoghi, sempre nitidi. Gli extra nella Steel Book sono circa il doppio di quelli nell’edizione singola. Per entrambi troviamo, oltre al commento dei registi Pete Docter e di Ronnie Del Carmen, che sono anche autori della storia, il corto “Lava” e “Il primo appuntamento di Riley”. C’è poi “Percorsi per la Pixar: le donne di Inside Out” (11’), con interviste alle voci femminili e “Miscuglio di emozioni” (7’) sul rapporto fra disegno ed emozione rappresentata. In più nel terzo disco del cofanetto, troviamo 17 minuti di scene eliminate con la CG incompleta; alcuni altri filmati: “Nell’ignoto – I suoni di Inside Out” (7’) sugli effetti sonori del film; “Mappa della mente” (8’) sulla creazione della “console” mentale di Riley; “Mind Candy” (14’) riguarda dei test sull’animazione; “I nostri padri, i registi” (7’) lascia parlare le figlie dei registi e del compositore della colonna sonora Michael Giacchino; “La storia della storia” (10’) racconta la genesi del progetto e lo sviluppo delle idee, mentre di montaggio si parla in “Il montaggio del film, un’arte incompresa”. Si racconta quello che succede nella testa della giovane Riley, che cresce spensierata, si trasferisce da adolescente dal Wisconsin alla California, viene messa in crisi dal brusco cambiamento e, in un momento di particolare vulnerabilità, rischia di perdere tutta se stessa per un incidente nel suo “centro di controllo”. Rischia di non essere più capace di provare sentimenti, mentre tutte le sue certezze crollano miseramente. Nella sua testa infatti, come in quella di tutti noi, c’è una console che da piccini è abitata solo da un mini-noi positivo e ben disposto, Gioia, piena di interessi e curiosità, sorridente e propositivo. Ma subito dopo la nascita, ci troviamo a fianco un altro manovratore, Tristezza, e poi via via arrivano Paura, Rabbia, Disgusto, che a turno prendono i comandi, spesso litigando fra loro, indirizzando i nostri sentimenti, i nostri gusti in una direzione o nell’altra. Se si crea uno squilibrio, può essere la rovina. Inside Out è un film tanto bello e toccante, che ciascuno può riferire a se stesso, scritto su fondate meccaniche psicologiche, che entusiasmerà gli adulti e anche i più piccini a patto che venga loro ben spiegato. I sentimenti sono resi graficamente come simpatici, buffi pupazzetti, splendida è l’architettura della nostra mente, un gigantesco archivio, il cui preciso stoccaggio è il solo a garantire la costruzione di una personalità equilibrata e resistente. Ogni tanto si deve fare pulizia ma la base del magazzino resta solida. Perché davvero siamo fatti di questo, di infiniti scaffali pieni di sfere di mille sfumature. Noi cerchiamo di governare quello sterminato “deposito” che è la nostra essenza, ben consci (disperatamente) che un giorno tutte quelle luminose sfere si spegneranno, come biglie nell’aspirapolvere, come lacrime nella pioggia. Potete leggere qui la nostra recensione completa di Inside Out del 17/09/2015
