La morsa della pirateria sugli sviluppatori iPhone
Lo sviluppatore iPhone Smells Like Donkey ha rivelato che circa il 90% degli utenti che inviano una valutazione per il loro ultimo titolo, Tap-Fu, utilizzano una copia pirata del gioco.
La ricerca condotta dallo sviluppatore, che fa uso di informazioni raccolte tra gli utenti che sottopongono i loro punteggi alla tabella high scores, ha mostrato che nella seconda settimana di vendita una cifra oscillante tra il 55 e il 90 per cento di tali punteggi sono stati ottenuti su una copia pirata di Tap-fu.
Inoltre è stato rilevato che il gioco era disponibile come download pirata già 40 minuti dopo la messa online su App Store. Il metodo è stato definito “molto più semplice dell’acquisto su iTunes.”
Rilevando gli ID delle periferiche degli utenti, Smells Like Donkey ha tracciato la cifra degli utenti che hanno scaricato una versione pirata e poi hanno proceduto all’acquisto legale. Ciò per valutare nei fatti la famosa affermazione secondo cui gli utenti pirata vogliono in realtà solo provare il titolo prima di acquistarlo. Il tasso di conversione, contrariamente alle attese, è stato esattamente pari a zero. Tutto ciò nonostante il fatto che il gioco fosse stabilmente presente nella top 100 giapponese.
Apple è stata “piuttosto lenta” a replicare a questo problema, secondo quanto comunicato attraverso il sito web dello sviluppatore. Pare che lo studio sia intenzionato a provvedere personalmente.
Sembra quindi che la rilevazione della pirateria sia cosa piuttosto semplice, inoltre è facilissimo bloccare feature come il multiplayer sulle copie dimostratamente piratate.
Il CEO di Smells Like Donkey ha commentato: “Ciò che fanno i pirati, essenzialmente, è tirarsi fuori dall’economia di iTunes. Questo è un danno per tutti.” E inoltre: “Mi chiedete quanto? Probabilmente neanche troppo. Alcuni di questi giocatori probabilmente non avrebbero mai acquistato il nostro gioco, quindi il danno non è enorme. Ma dal punto di vista di uno sviluppatore, guardare quella classifica è piuttosto deprimente.”