Un disastro di ragazza Blu-ray: Recensione

Di   |   22 Febbraio 2016
Un disastro di ragazza Blu-ray: Recensione

 

Il ravvedimento di una Material Girl 

Arriva su Blu-ray Universal Un disastro di ragazza, commedia passata velocemente in qualche multisala, da recuperare per essere informati del fenomeno Amy Schumer, “commediante” oggi notissima oltre oceano. Nel film Trainwreck (in originale significa disastro ferroviario), Amy è una ragazzaccia sboccata, con la faccia paffuta, formosa e provocante con il suo abbigliamento chiassoso. Si fa le canne, beve come un camionista e va a letto con tutti quelli che le capitano e li liquida una volta ottenuto quello che vuole.


Quello che non vuole sono le storie serie. Non ci crede perché anche lei è una piccina traumatizzata dal divorzio dei genitori che ha minato la sua fiducia nella monogamia. Fa la redattrice in una rivista trash di moda/gossip/attualità e, durante una delle demenziali riunioni, le viene assegnato un articolo su un geniale ortopedico prediletto dai campioni di basket, Aaron, che si è inventato un’avveniristica protesi per il ginocchio. Aaron è un tizio normale, anche troppo, una persona tanto perbenino che resta ovviamente affascinato dalla folle ragazza. Tutto va bene finché la cosa (quasi subito va detto) non prende una piega troppo seria, con conseguenti inconsci tentativi di sabotaggio da parte di Amy. Ce la farà a vincere la battaglia contro se stessa, per diventare più “normale”, senza perdere però le sue caratteristiche vincenti? Un disastro di ragazza, sempre un po’ troppo lungo come sono in genere i film di questo regista, è diretto da Judd Apatow ma alla pari va ascritto alla sua protagonista, Amy Schumer, ragazza definita “Stand Up Comedian”, protagonista della serie Inside Amy Schumer e spesso in Saturday Night Live come Bill Hader (che fa Aaron), ragazza soda e con qualche chilo di troppo ma per i canoni hollywoodiani percepita come cicciona, definita “extra-large” anche in alcune recensioni nostrane (a confermare i danni che l’immaginario maschile ha subito anche qui). Tilda Swinton è la feroce direttrice della rivista, divertente il cameo di John Cena, maschione virile che vorrebbe sposare Amy. A suscitare interesse negli appassionati di basket ma anche no, troviamo nel ruolo del fidato amico di Aaron, il vero LeBron James e se la cava discretamente.  In un finto film compaiono Daniel Radcliffe e Marisa Tomei. Ricordiamo che Judd Apatow è anche produttore di Girls, serie tv indie di successo, cui Schumer ha partecipato, e così amplia sulla costa est il suo giro hollywoodiano di compagni di avventura professionali. Nel Blu-ray l’immagine restituisce con buona definizione la colorata fotografia originale. L’audio, in un buon DTS 5.1, rende con precisione e potenza ambiente, effetti e musiche. Come extra troviamo un tripudio di scene eliminate/prolungate/alternative (una trentina) e più di dieci minuti di gag/papere sul set. Amy è alle prese con una figura paterna devastante, ha problemi con la sorella minore che è riuscita a sottrarsi alla sua influenza (la molto emergente Brie Larson), ha problemi sul posto di lavoro perché non è abbastanza scema per integrarsi. Visto che vivere come un uomo (come il padre in special modo) non garantisce la felicità, come vivere? Da donna, ma di quale tipo, adeguandosi a quali canoni? Non esiste una risposta univoca, ovvio, tocca aggiustare il tiro volta per volta, rischiando di farsi male. Dopo una prima parte più spassosa, in cui ci presenta il personaggio con tutti i suoi eccessi, il film prende la piega della classica commedia romantica a ruoli invertiti. Un disastro di ragazza è infatti una commedia sentimentale meno trasgressiva di quanto fosse la serie Sex and the City, una storia non nuova di crescita e di formazione, con un ribaltamento dei luoghi comuni, dove la (wo)manizer-sciupamaschi è una ragazza, massimamente attraente e ambita dai maschi proprio perché sfuggente. Concediamo il tentativo di ironizzare sulle note, diverse caratteristiche dei due sessi e forse nel riflusso odierno Amy può sembrare una di rottura, dipende a che pubblico ci si rivolge.

 

 

Giudizio

  • Meno trasgressiva del previsto
  • 7/10