Le belve Blu-ray: Recensione

Di   |   25 Marzo 2013
Le belve Blu-ray: Recensione

Andare con lo zoppo...
Ottima edizione su Blu-ray Universal per Le belve, l'ultimo sanguigno (e sanguinario) film di Oliver Stone, che viene presentato in un'edizione estesa di 141 minuti, dieci in più rispetto alla versione distribuita in sala. L'immagine è sempre molto definita e nitida, nella resa fedele della fotografia originale di Dan Mindel, dalle tonalità cariche come gli eventi narrati. L'audio italiano in DTS 5.1 è discreto ma non è all'altezza dell'originale, in DTS HD Master Audio, di potenza e dettaglio spettacolare, con una riproduzione della scena di assoluto realismo e grande coinvolgimento.


Come extra, oltre a 16 minuti di scene eliminate, troviamo un Making of suddiviso in cinque capitoli, a toccare tutte le fasi della realizzazione del film: i problemi legati a tradurre in immagini il noto romanzo di Don Winslow, da cui è tratta la sceneggiatura; lo stile narrativo del regista, con la necessità di mantenere il realismo e la violenza "bestiale" dell'originale, i backstage di alcune scene d'azione e varie dichiarazioni di cast e crew (33 minuti). O (sta per Ophelia) vive con Ben e Chon, li ama entrambi e da entrambi è riamata. Chon e Ben sono i migliori amici, tutti e tre insieme sono famiglia: amanti, marito e moglie, fratello e sorella, padre e madre. Ma Chon e Ben sono anche due fra i più grossi produttori e distributori di erba nella zona di Laguna Beach, a nord di San Diego, non abbastanza lontana dal confine col Messico per non attirare l'avidità dei narcos. Questi fanno la loro proposta di collaborazione, naturalmente non alla pari per il loro disprezzo nei confronti degli Yankees, viziati bambocci ai loro occhi, sicuri che non oseranno rifiutarla. Per costringerli i narcos rapiscono O, l'unica cosa che veramente conti nella vita dei due ragazzi. Questo darà inizio a una guerra impari ma ferocissima, dalla quale i sopravvissuti usciranno profondamente mutati. Oliver Stone mette in scena con uno stile grondante barocco eccesso una storia di amore e morte, i cui protagonisti sono giovani, belli, immorali di quell'immoralità che fa invidia e si vorrebbe emulare (vedi un altro film sui trafficanti, Blow), con case da sogno, location spettacolari, narcos di quella sadica crudeltà che al cinema tanto piace, amori appassionati, morti crudeli, tradimenti e lealtà, sesso e affetti vari, grondante eccessi narrativi e visivi dall'inizio alla fine. Ma Stone è anche questo, colori forti e montaggio frenetico, situazioni e personaggi borderline. Potete leggere qui la nostra recensione completa di Le Belve del 24/10/2012

Giudizio

  • Un imperfetto lussuoso B movie, ottima edizione per l’homevideo
  • 8/10