Con sua sorpresa trova ben tre altri aspiranti suicidi a contendergli la postazione, attratti dal luogo e dalla circostanza. Sono Maureen (Toni Collette) madre di un ragazzo gravemente handicappato, Jesse (Imogen Potts), figlia viziata di padre politico, afflitta da varie turbe esistenziali e JJ (Aaron Paul) pizza-boy che si dichiara terminale di cancro. Sembra uno scherzo del destino ma si sa che il Destino ha un suo sense of humor molto particolare. Così il male assortito quartetto, che mai si sarebbe formato in altre circostanze, si cementa e inizia un rapporto di amicizia, a garanzia del quale tutti si impegnano a non riprovare il suicidio almeno fino a San Valentino. Una vacanza insieme, per staccare dai motivi delle varie depressioni, non riuscirà però a risolvere i problemi di tutti. Dopo un promettente inizio dal tono ironico all'insegna dello humor nero, Non buttiamoci giù, diretto da Pascal Chaumeil (autore di commedie leggere come Il truffacuori, Un piano perfetto e tratto dal romanzo del Re Mida letterario Nick Hornby) si assesta sui binari del prevedibile, mentre per tutta la narrazione di resta in attesa del colpo d'ala, dell'idea che risollevi le sorti del film. Purtroppo ciò non avviene e la storia finisce banalmente, invischiata nella solita nefasta melassa sentimentale. Cast sbilanciato, con il simpatico piacione Pierce Brosnan sempre a suo agio, una Toni Collette conciata per sembrare incolore e dimessa, una fastidiosamente provocatoria Imogen Poots (ma è colpa del personaggio, l'attrice è una buona promessa). Il più sobrio è Aaron Paul, notissimo come coprotagonista di Breaking Bad, cui è affidato il personaggio più sfumato e convincente. Morale della favola: per ammazzarsi qualche volta non c'è un motivo preciso, basta che la nostra vita semplicemente non ci piaccia. Quindi urge mettersi alla ricerca di qualcosa che la migliori. Nel frattempo, evitare i piani alti.