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Va dove ti porta Gund
La Destinazione Finale. L'Ultima Meta. Il Capolinea. Chiamatelo come volete, ma quello è in sostanza il luogo che vi appartiene, il luogo dove in barba all'ipotetico destino vi spinge la vostra volontà.
Temuto quasi come la peste, visti i ritmi dei suoi film non certo adrenalinici, torna al cinema James Ivory con The City of Your Final Destination, sorta di dramma familiare con uno spruzzo di mistery in stile british. Al centro della storia troviamo un giovane ricercatore che si vede negare dalla famiglia del deceduto scrittore suicida Jules Gund (realmente esistito, il libro che dà il titolo al film è edito in Italia come Quella sera dorata), l'autorizzazione a scriverne una biografia. Cosa si nasconde dietro questo apparentemente immotivato rifiuto? Basterà per il protagonista andare in Uruguay e chiederlo direttamente al fratello (Anthony Hopkins), alla moglie (Laura Linney) e all'amante dello scrittore (Charlotte Gainsbourg), i quali vivono misteriosamente tutti assieme nella stessa gigantesca tenuta.
Il dialogo prima di tutto, sembra dirci Ivory con la sua pellicola. La storia infatti versa in una temporalità sospesa, in cui l'ambiente un po' "giunglesco" del Sud America si scontra con l'antitetico stile di vita ingessato della famiglia Gund, "intrappolata" nella propria dimora, lontana da tutto meno che dal proprio passato. I minuti così scorrono lunghi, restituendoci il tempo di un'esistenza annoiata e sempre uguale, in cui è solo il dialogo a muovere la storia, come fosse un sottilissimo flusso, ai limiti dello staticismo, che attraversa e lega i singoli personaggi, raramente tutti insieme nella stessa scena e invece quasi sempre soli, a confronto con il protagonista indagatore.
A rendere tutto giusto un poco più vivace ci pensa l'immacabile umorismo inglese, giustamente dosato e mai a "rischio macchietta".
Naturale dunque che essenziale diventi il lavoro sugli interpreti, e qui Ivory non sbaglia davvero nemmeno un colpo: brilla su tutti (nonostante l'algida freddezza) una Laura Linney assolutamente perfetta nel ruolo di donna nobilmente rassegnata alla propria condizione, ma da meno non sono Charlotte Gainsburg, Anthony Hopkins e l'Alexandra Maria Lara di Un'altra giovinezza di Coppola, ugualmente ingessata come gli altri, ma più scomposta e arrogante.
L'impressione è che Ivory abbia trovato in questa storia la dimensione giusta del suo cinema elegante, avendo saputo muoversi bene all'interno di questa essenzialità e immobilità, spezzata solo sul finale da una catena di eventi che condurranno ognuno alla propria giusta dimensione, tra chi deciderà di andare e chi di tornare. Non è un caso che proprio in conclusione, quando la narrazione dovrebbe farsi più forte, Ivory incespichi invece in una mancanza di solidità e concretezza, lasciando scivolare via lo scioglimento della storia in modo abbastanza sbrigativo, brusco, frettoloso e quasi disinteressato, negando purtroppo solo al film la propria "destinazione finale".
Minimale ed elegante, Ivory non si smentisce. C'è chi troverà la sua "destinazione finale" e chi al finale non riuscirà nemmeno ad arrivare.
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film: The City of Your Final Destination genere: Dramadata di uscita:TBApaese:UKproduzione:Merchant Ivory Productions, St. Pancrasregia:James Ivorysceneggiatura:Ruth Prawer Jhabvala, Peter Cameroncast:Anthony Hopkins, Omar Metwally, Laura Linney, Charlotte Gainsbourg, Hiroyuki Sanada, Norma Aleandro, Alexandra Maria Lara, Kate Burton, Norma Argentina, Eliot Mathewsfotografia:Javier Aguirresarobemontaggio:John David Allencolonna sonora:Jorge Drexler, Richard Robbinsdurata:114 min
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