This must be The Place: Sorrentino negli USA In primo piano

Di Giuliana Molteni   |   19 Marzo 2012
This must be The Place: Sorrentino negli USA

Per l'edizione in homevideo di This Must Be the Place, il film "americano" di Paolo Sorrentino, Medusa propone tre versioni: DVD singolo con libro"Lo sguardo apolide: tutto il cinema di Paolo Sorrentino, da Napoli a New York", a cura del giornalista Francesco Ruggeri; DVD singolo con libro e CD contenente la colonna sonora; Blu-ray con libro. I contenuti speciali sono uguali nelle differenti versioni. Come extra troviamo un'intervista con il regista (7,50'); altre interviste al cast e a David Byrne, autore della colonna sonora (23'); uno speciale "Sul set" (2,53'); otto scene eliminate o estese e la galleria fotografica.

Nel DVD l'immagine è di buona definizione, nitida nella resa della fotografia originale, molto naturale. L'audio in DD 5.1 è di buona potenza, con i dialoghi sempre nitidi e ambiente e musiche costantemente distribuiti su tutti i canali. Sempre più brillante la versione originale, che comunque consigliamo per la recitazione di Sean Penn, che parla con una voce sommessa e infantile, pur ben doppiato in italiano da Massimo Rossi. Sotto uno strato di trucco alla Robert Smith vive Cheyenne, rimasto imprigionato nel suo ruolo di rockstar anche se ormai in pensione da decenni. Sembra depresso, forse è solo annoiato. Un giorno gli arriva la notizia della morte del padre a New York, con cui non aveva rapporti da trent'anni, un ebreo ortodosso che per tutta la vita aveva cercato il nazista che lo aveva vessato ad Auschwitz. Cheyenne fa sua questa missione e in un viaggio di ricerca di un altro e di se stesso, attraversa gli States da New York al Michigan, dal New Mexico allo Utah, improbabile investigatore di un'indagine slegata e lenta, fino ad arrivare a chiudere un cerchio che era stato interrotto troppi anni addietro. Protagonista assoluto è Sean Penn, su cui si basa tutta la capacità ammaliante della storia.

Potete leggere qui la nostra recensione di This must be the place del 13/10/2011

Giudizio

  • Troppo atteso
  • 7/10