Di Paolo Zelati   |   29 Giugno 2012
La cosa: Recensione

L'uomo è ancora una volta il posto più caldo dove nascondersi

 

Evidentemente, esistono delle storie che, più di altre, si prestano ad essere rifatte e che, quindi, nel tempo, riescono sempre a mantenere intatto il loro appeal, magari modificato ed adattato alle "nuove epoche" ma, comunque, sempre efficace dal punto di vista tematico ed emotivo. Nel campo della fantascienza, il romanzo di riferimento è L'invasione degli Ultracorpi di Jack Finney che, nel corso degli anni, è stato adattato per lo schermo diverse volte, e (tranne l'ultima) tutte in modo più che soddisfacente. Però, anche il racconto Who Goes There?, scritto da John Wood Campbell nel 1930 sta recuperando terreno e, dopo aver generato due film (per ragioni diverse) memorabili come La cosa di un altro mondo (1951 di Christian Nyby) e La cosa (1982, di John Carpenter) ha ispirato anche questo nuova versione diretta dall'esordiente Matthijs van Heijninger Jr. che, nonostante non sia paragonabile ai due film precedenti, si rivela un'opera divertente e di tutto rispetto.

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