Esclusivo: Tom Savini ci parla di Django Unchained, l'ultimo film di Tarantino

Di   |   05 Maggio 2012
Esclusivo: Tom Savini ci parla di Django Unchained, l'ultimo film di Tarantino

Per gli appassionati di horror, Tom Savini è una vera e propria leggenda, soprattutto per il pubblico americano, che ancora lo identifica con il padre degli effetti speciali che hanno caratterizzato il periodo del New Horror americano e artefici di uno dei film più amati del periodo: Zombi di George Romero. Ma Savini, che ormai ha abbandonato da tempo il suo laboratorio per dedicarsi quasi a tempo pieno alla sua altra grande passione (recitare), è ormai famoso per ruoli memorabili quali Sex Machine in Dal Tramonto all'Alba di Robert Rodriguez. Ospite, in questo primo weekend di maggio, del Texas Frightmare Weekend di Dallas (convention dedicata al cinema horror), Savini ci ha dedicato un po' di tempo per parlare della sua fresca (e non ancora conclusa) esperienza sul set di Django Unchained, ultima fatica di Quentin Tarantino.

Allora, mi parli un po' di questa tua ennesima esperienza di attore sul set di Django Unchained?

Certo...ma mi chiedi di parlare di qualcosa che è ancora assolutamente segreto e molto confidenziale...(ride)...comunque, credo di poterti dire tranquillamente che il mio ruolo è quello di un trafficante di schiavi chiamato Tracker Chaney, il quale è attorniato da un gruppo di tipacci poco raccomandabili interpretati da grandi attori quali James Parks, Robert Carradine, Zoe Bell, la bravissima stunt che aveva già recitato per tarantino in Death Proof e anche ragazzi della KNB come Jake Gaber. E poi....diavolo, sento che mi sto censurando nel parlare per paura di lasciarmi scappare qualcosa che non dovrei...(ride)

Non ti preoccupare...lasciati andare...hai già finito il tuo lavoro sul set?

No, devo tornare fra poco per girare la scena della mia morte e spero, come al solito, che mi venga assegnata una morte memorabile! Non voglio solo cadere per terra come uno scemo dopo che mi hanno sparato; vorrei essere buttato da una finestra o da un palazzo, essere incendiato...qualcosa di veramente memorabile e scioccante, che la gente si ricordi uscendo dal cinema

Beh, immagino verrai accontentato. Cosa hai pensato quando hai letto la sceneggiatura di Django Unchained?

Ho pensato che fosse assolutamente fenomenale e che non avrei perso questo ruolo per nulla al mondo. Fino a quando Quentin non mi ha mandato la sceneggiatura, non ne avevo mai letta nessuna scritta da lui...e devo dire che è stato proprio come vedere il film scorrere davanti ai miei occhi. Tarantino, infatti, scrive in un modo talmente dettagliato, vivido ed appassionante che mi a fatto capire una volta di più perché sia un genio. Addirittura, qualche mese dopo, ho partecipato alla Chiller Convention di New York ed ho incontrato Bo Svenson che vendeva il suo copione di Bastardi senza gloria per 100$: l'ho immediatamente comprato, tanta era la mia voglia di leggere un altro script scritto da Quentin.

E hai avuto la stessa reazione?

Ci puoi giurare! anche perchè Bastardi senza Gloria è un film che ho adorato. Ma lasciati dire una cosa: c'è una ragione precisa per la quale Tarantino è diventato una star. La prima volta che ho visto Le Iene, infatti, ero molto invidioso ed incazzato con Quentin per aver fatto esattamente il film che avrei voluto fare io: tosto, dinamico, orginale e...con due palle così. All'inzio ho pensato che avesse avuto solo fortuna e che chiunque, azzeccando la formula giusta, avrebbe potuto farlo. Poi, dopo aver visto Pulp Fiction e tutto il resto fino a queste ultime settimane sul set di Django Unchained, ho cambiato radicalmente idea: lui è realmente un genio. E la cosa bella è che tutto gli viene naturalmente, da una passione sfrenata per il cinema. Sul set di Django lo sentivi ridere in continuazione: hanno cominciato a girare a novembre, ora siamo in maggio e non hanno ancora finito, ma Quentin si gode ogni singolo ciak, ogni singolo minuto sul set.

Si tratta di un divertimento contagioso, com'era l'atmosfera sul set?

Certo che lo è, la sua risata in sè  è contagiosa e si respirava un'atmosfera molto rilassata. Un giorno eravamo in pausa pranzo e io e Quentin abbiamo cominciato a parlare di cinema horror e delle grandi star del passato ecc....beh, già dal ciak successivo il mio nome era stato cambiato da Tracker Stue in Trucker Cheney come omaggio al grande Lon Chaney. Sono piccoli dettagli, ma ti assicuro che fanno la differenza...e potrei andare avanti per ore a lodare Tarantino...

Dimmi una cosa, tu conosci il Django originale di Corbucci?

Lo conosco e ho visto di recente un documentario sullo Spaghetti Western che lo analizzava molto bene...

...e questa versione di Tarantino è equiparabile all'operazione Bastardi senza gloria, ovvero un film completamente diverso dall'originale di Castellari al quale Quentin fa solo un omaggio recuperando parte del titolo?

Sì e no. Nel senso che é vero che si tratta di un film completamente diverso dall'orginale italiano ma non è vero che si tratta di un omaggio visto che Quentin dice apertamente di rubare cose come i titoli, le atmosfere ecc. (ride)...e lui è stato sempre così!

Lo conosci da tanto?

Da sempre, fin da quando lavorava in una videoteca di Manhattan Beach. Una volta venne ad una convention come questa e mi disse: "Signor Savini, io sono un suo grande fan, lei è una fonte di ispirazione per me e le sarei molto grato se potesse venire nella videoteca in cui lavoro a firmare qualche cassetta". Io ci sono andato...e da quando è diventato regista, mi ha chiamato a lavorare per lui cinque volte. Vedi, da allora io sono gentile con tutti: non si sa mai che mi capiti di fronte un altro Quentin Tarantino in potenza! (ride)

Puoi dirmi se Franco Nero comparirà nel film, magari anche solo per un cameo?

Oh si, ci sarà. Mi hanno detto che, prima di me, è stato sul set per due o tre settimane; non so che tipo di ruolo ha, ma di sicuro sarà nel film. D'altronde era abbastanza ovvio che Quentin volesse nel film il Django originale!

E tu con chi hai lavorato nelle tue scene?

Con Jamie Foxx e con Leonardo Di Caprio, ma principalmente con Leonardo. E ti posso dire che Di Caprio è veramente preso dal progetto, tanto che lo vedevi sul set, totalmente nel personaggio, anche quando non era direttamente coinvolto; se ne stava fuori scena per aiutare gli altri attori, anche se si trattava dell'ultima comparsa della giornata. La sua dedizione mi ha fatto molta impressione.