Thor: The Dark World: Recensione
Di Giuliana Molteni | 04 Novembre 2013Fratelli coltelli
Thor ha lasciato la sua amata Jane sulla Terra, per andare a difendere il suo e altri mondi. Ma dal profondo buio si affaccia una nuova minaccia, quella degli Elfi Oscuri, capitanati dallo spietato Malekith. Per salvare Jane, divenuta il bersaglio degli Elfi, la Terra e Asgard, Thor è obbligato a chiedere aiuto a Loki che accetta, disposto a tutto pur di uscire dalla sua prigione, dorata ma a vita. Ci sarà da fidarsi? Fra avventure mozzafiato, combattimenti e distruzioni clamorosi, astronavi e castelli, inganni e contro-inganni, eroismo e malvagità, in mezzo a panorami spettacolari, con scenografie e costumi impeccabili, effetti speciali di alto budget, la giusta epica e molto, molto humor, si arriverà allo scontro finale che da Greenwich rimbalzerà i contendenti dentro e fuori dalla nostra dimensione, smaterializzandoli e ri-materializzandoli anche in posti molto sbagliati, con stranianti e divertenti conseguenze.
Bel cast complessivo, Chris Hemsworth, qui in una versione più matura del suo personaggio, si conferma una scelta azzeccata, così come tutto il gruppo storico, Kat Dennings, Rene Russo, Anthony Hopkins, Idris Elba, Stellan Skarsgård, Ray Stevenson, Jaimie Alexander (che lascia intuire interessanti sviluppi di future rivalità sentimentali), mentre Natalie Portaman è troppo levigata e quasi inespressiva. Positive anche le new entry di Christopher Ecclestone (Malekith) e Zachary Levi irriconoscibile in look biondo. In una scena, in mezzo a molti vecchietti mal messi, compare l'inossidabile, amatissimo Stan (Lee), in un cameo fra i suoi migliori. Il secondo capitolo dedicato a questo personaggio Marvel ha uno dei suoi punti di forza nell'aver incrementato la presenza sullo schermo di Loki, affidato a uno splendido, istrionico Tom Hiddleston, che resta in scena per circa due terzi del film. Dimenticato il taglio cupo e shakespeariano di Kenneth Branagh (cui dobbiamo però la scelta lungimirante di Hiddleston), Thor: The Dark World vede all'opera un nutrito gruppo di sceneggiatori/autori che vanno giustamente citati: Christopher Yost (varie serie tv Marvel), Christopher Markus e Stephen McFeely (Narnia, Captain America), mentre la storia è scritta da Don Payne (varie serie e commedie) e Robert Rodat (Falling Skies, Salvate il soldato Ryan). Il film, diretto professionalmente da Alan Taylor (oltre a diversi film, molte serie tv di altissimo livello, fra cui Sopranos, Mad Men, Game of Thrones), sembra prendersi sul serio fino a un certo punto e, con tanta autoironia a denotare molta sicurezza di sé, abbonda di momenti spassosi, di situazioni da commedia ricche di battute brillanti. Tendenza già mostrata con The Avangers e Iron Man 3, perché si è capito che questa è la formula vincente, cosicché i tempi più cupi, che non mancano, funerale vikingo-spaziale compreso, sono stemperati fluidamente e alleggeriti nel fiume della narrazione. Quindi non possiamo che confermare che di nuovo siamo in presenza di un prodotto di intrattenimento di alta qualità. Restare seduti fino alla fine dei titoli di coda, dopo la comparsa in scena di un nuovo Guardiano della Galassia ci sono altre due brevi scene imperdibili. Per gli incontentabili, gli agganci con gli altri film realizzati e promessi sono perfettamente riusciti. Ogni film aggiunge un pezzo al gigantesco Marvel-puzzle che chissà quando (si favoleggia nel 2015) potremo vedere nella sua interezza, nel suo completo intreccio di storie, no hero left behind. Consigliamo di godersi il film in Imax 3D, perché possiamo testimoniare che le emozioni sono rapportate al formato che si sceglie.
Giudizio
- Eroicamente, con ironia
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