Interviste

X-Men - Le origini: Wolverine

L'australiano dall'artiglio facile

[del 14/04/2009] [di Diego Altobelli]

Presenti alla conferenza stampa del film X-Men – Le origini: Wolverine il sorridente e rilassato regista Gavin Hood e lo statuario Hugh Jackman. La pellicola sul mutante più famoso dei comics è stata accompagnata da uno scherzo d’aprile decisamente poco spiritoso: la messa on line di una copia non definitiva del film. È Jackman a trattare l’argomento: «…Ci ha letteralmente spezzato il cuore» ha rivelato l’attore dall’artiglio facile «Avevamo appena finito di girare quando è arrivata la notizia, e devo ammettere che è stato un duro colpo. Però devo ammettere anche che dalla comunità del web abbiamo ricevuto un grande supporto e molti siti internet si sono scagliati contro quella versione del film e  il gesto di renderla pubblica».

Per sdrammatizzare, seguendo le linee guida del film, si cerca di tornare alle "origini". Viene quindi chiesto a Wolverine se è vero che si è ispirato a personaggi come Mad Max, Callaghan o Tyson: «Devo dire che soprattutto nelle prime interpretazioni che facevo di Wolverine c’erano un po’ tutti questi personaggi. Fortunatamente per questa quarta interpretazione sono stato guidato da Gavin. Volevo essere ripreso, e infatti spesso mi diceva: “Rifacciamola!”». Noi non avremmo avuto lo stesso coraggio.

Si ipotizza un secondo episodio quando Jackman si lascia sfuggire: «Mi piacerebbe raccontare al cinema il periodo giapponese di Wolverine». Ma è il regista a tornare prepotentemente al presente: «È stata una sfida, una per me che ero completamente a digiuno di fumetti, mi sono rifatto alle idee classiche dell’eroe solitario. Il tipo di eroe che basta a se stesso. Però, a differenza di tanti altri eroi dei fumetti, mi sembrava che Wolverine trasmettesse molte emozioni diverse» Dal premio Oscar per Il suo nome è Totsi non ci saremmo aspettati altrimenti.

Sul personaggio di Wolverine si dilunga ancora Jackman: «È uno di quei personaggi in cui tutti possono identificarsi. A qualunque età, possono ritrovare qualcosa delle loro personalità. Inoltre, mi ricordo quello che mi disse Bryan Singer ai tempi del primo X-men: “Wolverine è lo strumento che darà la possibilità al pubblico di conoscere il mondo degli X-men”. Era vero!». Spiegato il motivo per cui il mutante con gli artigli è così importante nell’economia della saga, si torna a parlare del film. Gavin Hood esplicita: «Mi piaceva inoltre raccontare la storia di un uomo che ha la necessità di diventare cattivo. Di incontrare il suo lato oscuro». A cui si aggiunge Jackman: «Penso che film come questi facciano riflettere. Un po’ come è stato per Dark Knight, che oltre che essere un film di supereroi spinge alla riflessione di alcune tematiche. Ma non so se produrrò altri film sugli X-men».

Sul finale, Hugh Jackman e Gavin Hood, si sono lasciati andare su un paio di considerazioni. La prima riguardo il divieto del film ai minori di anni 13, in America. «Non credo che farei vedere questo film a mia figlia di quattro anni, ma forse a mio figlio di nove sì.  Insomma, secondo me si indirizza a un pubblico leggermente più maturo».

La seconda sull’effetto speciale più difficile da rendere sullo schermo. Ha risposto il regista: «La scena della cascata. Non tanto perché Hugh era nudo, ma perché non riuscivamo a trovare uno stunt che saltasse da uno strapiombo di oltre 39 metri!». Ah ecco, temevamo lo scivolone...

In chiusura chiediamo a Hugh un commento sulla sua amicizia con Gabriele Muccino e sul ruolo che Will Smith gli avrebbe “scippato”. «Purtroppo i progetti realizzati con Gabriele  non sono andati a buon fine… e poi Will Smith… non so proprio chi  diavolo sia!». Scoppia a ridere bonariamente, e noi con lui. Attento Will: c’è un nuovo candidato a entrare nella leggenda!

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X-Men - Le origini: Wolverine film: X-Men - Le origini: Wolverine genere: Superheroesdata di uscita:29/04/2009paese:USAproduzione:Twentieth Century-Fox Film Corporation, Marvel Enterprises, Dune Entertainment, Seed Productions, Donners' Companyregia:Gavin Hoodsceneggiatura:David Benioffcast:Hugh Jackman, Ryan Reynolds, Liev Schreiber, Dominic Monaghan, Lynn Collins, Danny Hustonfotografia:Donald McAlpinemontaggio:Nicolas De Toth, Megan Gillcolonna sonora:Harry Gregson-Williamsdistribuzione:20th Century Foxdurata:120 min brain factor:

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