Inzia oggi, per concludersi il 28 giugno, la XXIX edizione del FantaFestival, la manifestazione dedicata al genere fantastico che dopo tre anni torna nella città di Roma e al suo luogo d’origine, il Palazzo delle Esposizioni. Si tratta di un evento importante per il comune, come ci ricorda l’Assessore alla Cultura della Regione Lazio Alex Voglino: “La mia storia è legata al FantaFestival, perché fui io a portarlo per la prima volta a Milano 24 anni fa e da lì l’ho sempre seguito. Ho sofferto il fatto che negli ultimi tre anni il festival non si sia svolto a Roma, perché è lì che è nato e in fondo è uno dei più antichi eventi dell’Estate Romana”.
Tanti i film e le anteprime in concorso: ci sarà la presentazione dell'atteso 12 rounds, diretto da Renny Harlin (Die Hard 2) e interpretato da John Cena, e poi ancora la proiezione di Outlander – L’ultimo vichingo con Jim Caviezel e il fantasy Moonacre – I segreti dell’ultima luna. Attesa più di tutti sarà comunque la proiezione, in anteprima europea, della versione restaurata e colorizzata a mano dal kolossal del muto Il ladro di Bagdad del 1924, diretto da Raoul Walsh e prodotto da Douglas Fairbanks. Ma come ricorda anche uno dei direttori artistici, Alberto Ravaglioli, "tradizione del FantaFestival è soprattutto di offrire particolari retrospettive. Sono in fondo quelle che lo hanno reso così amato dagli appassionati”, e quindi non mancheranno nemmeno quest' anno proiezioni di film "dimenticati" o comunque "introvabili".
Sono previste nel corso della manifestazioni grandi “incursioni” come quelle di Dario e Asia Argento, Sophia Loren e Lina Wertmuller, insieme ai grandi ospiti che verranno premiati, quali il direttore della fotografia Filippo Rotunno, lo scenografo Dante Ferretti, il creatore di E.T. Carlo Rambaldi, il musicista Stelvio Cipriani e soprattutto il premio Oscar per Amadeus di Milos Forman, Farhid Murray Abraham. Proprio lui, guest star del nono episodio cinematografico della saga di Star Trek, sarà una delle personalità di punta di questa edizione. “Il regista di Star Trek era un cantante di Broadway e spesso cantavamo insieme. Quando fui ingaggiato per il film ero molto dubbioso perché quella era già una grande famiglia e pensavo che non sarei riuscito a incorporarmi, che non mi avrebbero accettato. E invece andò benissimo e ci divertimmo davvero tanto insieme sul set, benché fossimo consapevoli che stavamo realizzando qualcosa di importante”.
Abraham ripercorre così in breve la sua carriera, soprattutto quella dopo l’Oscar del 1985, ammettendo che “quando si viene elogiati per aver fatto un buon lavoro, come è successo a me, si pensa che da quel momento uno farà solo grandi cose, e invece dei film che ho fatto io dopo l’Oscar solo qualcuno era un buon film. Mi sono invece dedicato al teatro, ho recitato anche in una pièce di Ethan Coen, uno dei fratelli Coen, e credo sia molto importante oggi ricordare il profondo legame che unisce il teatro al cinema”.
Nell’avvenire di Abraham ci sarà molto cinema italiano, in quanto l'attore interpreterà i prossimi due film di Renzo Martinelli, Barbarossa e un progetto sull'alluvione di Firenze, più un altro scritto e diretto da Giancarlo Giannini. “Io e Giancarlo siamo amici di vecchia data”, ha raccontato Abraham, “e abbiamo sempre desiderato di lavorare insieme. La storia è incentrata su un giocatore d’azzardo che perde tutto quanto. Io sono un boss nel film che lo sfida ad un gioco per saldare tutti i suoi debiti: dovrà rimanere 24 ore in un bosco con me e i miei scagnozzi che cerchiamo di ucciderlo”. Sul ruolo che invece interpreterà nel film sull’alluvione di Firenze di Martinelli ha detto: “Io odio i politici e mi tocca fare il politico. Ecco perché ho scelto di interpretare il personaggio in modo così brutale. In fondo sono anche contento quando poi muore".
Legato ad un cinema spettacolare, ma comunque mai fine a se stesso, Abraham ha infine ricordato citando Bunuel, che “tutti noi siamo fatti di memoria e che ciò che ricordiamo determinata la nostra vita. Ma la memoria spesso è falsa. Dal momento che oggi il mondo è pieno di bugie e pieno di contraddizioni, l’unico luogo in cui si può trovare la verità è l’arte. Solo che molto spesso l’arte si ricorda di fare solo spettacolo e non di indagare la realtà”.
Per tutte le informazioni sul Fantafilm Festival potete consultare il sito ufficiale della manifestazione.
