Un'attesa spasmodica che ha fatto esaurire la vendita dei biglietti nel giro di 3 ore ha contraddistinto l'evento The Twilight Saga: New Moon, svoltosi durante l'ultimo Festival del Cinema di Roma e caratterizzato dall'anteprima di quattro importanti sequenze tratte dal film in uscita il 18 novembre.
Effetti speciali, Volturi, l'Italia, Robert Pattinson e tanto Taylor Lautner sono passati all'esame della stampa e del pubblico, tra commozione, delusione, sospiri e applausi, accompagnati da due clip di backstage che, a dire il vero, a parte la curiosità di vedere il set italiano e attori navigati come Dakota Fanning e Michael Sheen in vesti vampiresche, non ha destato grande interesse, tra un Chris Weitz che ha identificato la sua grande sfida nel trovare le inquadrature giuste e i migliori movimenti di macchina (ma non è il lavoro di ogni regista?) e un Jamie Campbell Bower (Caius nel film) che, intervistato con indosso abiti di scena e parrucca bionda, ci informa con tono rivelatorio che quei capelli non sono i suoi (giustamente, in caso qualcuno non lo avesse capito).
Ma passiamo invece alle cose serie: Edward e Bella si lasciano, tutti lo sapevano ma nessuno aveva ancora visto la scena incriminatoria. Sguardo agonizzante lui, labbro tremulo lei, l'effetto drammatico è assicurato. Eccezion fatta per la rigidezza dei corpi dei due (neanche a pagarli si scostano un millimetro dalla X che è stata evidentemente segnata a terra per loro), la scena sicuramente commuoverà chi da anni ormai sospira per l'amore impossibile tra l'umana e il vampiro. Trascorsi nemmeno 3 minuti, le fans erano già tutte in lacrime. Magia del cinema.
Un brusco salto temporale in avanti ci introduce in un momento successivo del film, in cui del nostro Pattinson rimane ormai solo un'immagine trasparente fluttuante nell'aria (e se già prima era pallido, capirete che ora vederlo non è proprio cosa facile, tanto che Bella lo investe 5 volte con la moto prima di cadere anche lei). Ma a garantire presenza fisica ci pensa invece Taylor Lautner, qui con capello lungo e in sella ad una moto in perfetto stile Renegade. E che presenza fisica! Bella cade, si fa male, esce sangue e lui fa quello che ogni uomo in una simile situazione penserebbe di fare: togliersi la maglietta in modo "poco" plateale e tamponarle la ferita. E poi ha pure il coraggio di chiederle "Cosa stai guardando?". Scena un tantino forzata che sul pubblico ha suscitato un imbarazzato effetto-risata (non si sa quanto volontario).
La terza sequenza è stata forse quella invece più indirizzata ad un pubblico maschile, dato che tira esplicitamente in ballo l'azione e gli effetti speciali del film. E ahimé qua ci troviamo di fronte alla delusione più grande: i licantropi. Va bene che nessuno li ha mai visti dal vivo e quindi non può dire con certezza come sono fatti, ma almeno non spacciateceli per cagnoloni giganti dal ringhio facile con un pelo morbido alla stregua di un peluche! Perché fare tante storie sul fisico di Lautner e pompare pure quello dei suoi compari (rigorosamente sempre a petto nudo per la gioia del gentil sesso) se poi trasformandosi vengono sostituiti da un effetto speciale (anche abbastanza bruttino) che di umano non ha nulla ma ha le fattezze di un Rin Tin Tin con la luna storta (altro che luna nuova, come il titolo del film suggerirebbe)?
Infine l'ultima scena: il fatidico abbraccio a Volterra tra Bella ed Edward. Corsa a perdifiato per lei per tutto il paesino italiano, ralenty lentissimo a mostrare il lento sbottonamento e successiva privazione della camicia per lui. Scena ad effetto. Giovani fans ancora una volta in lacrime. L'impressione finale è che New Moon abbia voluto puntare "vagamente" di più sull'eros, con evidente insistenza sull'estetica maschile che farà piacere al pubblico femminile, ma che allontanerà ancor di più il già ostile altro sesso. Naturalmente non pensate a niente di sconvolgente: il tutto rimane nei territori del casto e non scivola nelle morbosità di (ad esempio) un True Blood, serie tv sempre più oggetto di culto negli Stati Uniti, con umani e vampiri decisamente meno "platonici".
Considerando una prima e un'ultima sequenza da 6, la seconda da 5 e la terza purtropo, secondo noi, da 3, il voto finale di questa anteprima è in media un 5, consapevoli comunque di aver analizzato frammenti separati, che nel contesto complessivo del film appariranno sicuramente molto più funzionali e giustificati. Appuntamento allora a metà novembre, con la nostra recensione in anteprima. Nel frattempo vi regaliamo una quinta sequenza inedita, che vede i Volturi direttamente in azione.