Che cosa succede ad un angelo quando cade in depressione? Quando si accorge, cioè, che la sua missione come redentore dell’imperfetta razza umana è destinata al fallimento?
A giudicare da
Skellig, la creatura protagonista dell’omonimo film di
Aj Jankel, una sorte non molto diversa da quella di noi esseri umani: abbrutimento, insofferenza per le interferenze altrui, noia e disinteresse compulsivi per le vicende del mondo che ci circonda.
Così appare il personaggio interpretato da Tim Roth (capace di una mostruosa trasformazione fisica): un rifiuto umano al pari di “un tossico”, come lui stesso si definisce, stanco e mortificato dalla sua troppo lunga e, ai suoi occhi, insignificante esistenza (“Sono vecchio come il mondo”, lo sentiamo dire, con sconsolata disperazione).
In uno stato simile, l’angelo caduto e abbandonato al cinismo incontra Michael (Bill Milner), un bambino costretto a fare i conti con la paura e le insicurezze che si accompagnano alla nascita di un fratello minore. Ovviamente, il rapporto non avrà, all’inizio, vita facile: laddove Michael vede in Skellig una creatura spaventosa, forse, ma da guardare con l’allegra curiosità tipica dei bambini, l’essere alato ricambia con un disprezzo malcelato che rasenta la cattiveria, frutto, però, di una solitudine così profonda da lasciar segni visibili sul suo corpo debole e martoriato.
È quasi impossibile non pensare a E.T. – L’extraterrestre guardando il film di Jankel. Pur trattandosi, infatti, di un E.T. sporco e maleodorante, che si nutre d’insetti raccapriccianti e cibo cinese, il rapporto da lui instaurato con il piccolo Mickey ricorda molto da vicino quello tra l’alieno, creato da Carlo Rambaldi, ed Elliott. Jankel dimostra di conoscere bene la pellicola diretta da Steven Spielberg nel 1982 e, introducendo nelle sue dinamiche, divertenti e commoventi al contempo, un Ebenezer Scrooge mistico e dalle ali straziate dall’artrosi, confeziona un film per famiglie come non se ne vedevano da tempo. Ingenuamente e tenacemente fantastico.
Un E.T. brutto, sporco e cattivo!
|
|