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Germania e terrorismo, tra luoghi comuni e qualche banalità
Il titolo del film significa "lunghe ombre" e si riferisce agli strascichi che le sofferenze, gli errori, le colpe e le responsabilità del passato lasciano nelle menti e sui corpi di chi quel passato l'ha vissuto.
Il passato della RAF, dell'esperienza terroristica nella Germania degli anni '70 e, in particolare, di un tentativo di rapimento finito in tragedia. Widmer, l'esecutore materiale della strage, o presunto tale, dopo ventidue anni esce di prigione. Trova un mondo profondamente cambiato, senza più "una guerra del cazzo" da combattere, e questo lo spaventa. Finché non conosce Valerie. E il passato con le sue "lunghe ombre" abbatte la porta del suo appartamento aprendo tutte quelle ferite che Widmer tentava disperatamente e furiosamente di cicratizzare.
Come s'intuisce, lo spunto di partenza scelto dalla regista Connie Walther per riannodare i fili di una delle pagine più controverse della storia tedesca, appare forse semplicistico, ma anche molto accattivante. Tuttavia, man mano che il film scorre davanti agli occhi dello spettatore, appare sempre più evidente che semplicità e banalità hanno avuto la meglio sulla fascinazione iniziale.
La Walther non riesce a sfuggire ai cliché: crisi psicologiche, amori passati e presenti, traumi infantili che si perpetuano risultano eccessivamente studiati a tavolino e prevedibili per risultare credibili. Il risultato è una pellicola che non ha la forza di suscitare emozioni e riflessioni in merito a quel periodo storico, tali da riaprire dibattiti e considerazioni chiusi troppo sbrigativamente.
In definitiva, un'occasione sprecata che lascia intatte quelle ombre e, forse, le rende anche un po' più oscure e minacciose.
La difficoltà a metabolizzare dubbi e tragedie di un periodo difficile non trovano spazio in una pellicola che cerca strade troppo semplicistiche per risultare credibili ed efficaci
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film: Schattenwelt genere: Drama, Thrillerdata di uscita:TBApaese:Germaniaproduzione:Gambit Filmproduktion GmbHregia:Connie Waltersceneggiatura:Peter Jürgen Boock, Uli Herrmanncast:Christoph Bach, Gottfried Breitfuss, Uwe Kockisch, Udo Langefotografia:Birgit Gudjonsdottirmontaggio:Karen Loenneckerdurata:92 min brain factor:
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