In viaggio con una rockstar (Get Him To The Greek) è uno di quelli. Oltretutto il film è da guardare assolutamente con l’audio originale, perché l’accento di Russell Brandon e i giochi di parole vengono distrutti dal doppiaggio italiano. Come sempre oltretutto, l’audio in originale è più brillante. Di potenza non eccelsa, è centrato soprattutto sui canali anteriori, con i posteriori impegnati in un leggero effetto ambientale e nelle musiche.
L’immagine è brillante e pulita, di buona definizione nella resa della colorata fotografia originale. Come extra, nel DVD, sono presenti solo il commento e cinque minuti di papere, davvero troppo poco. Il fantozziano impiegatucolo Aaron (il solito Jonah Hill sovrappeso) deve riuscire a trascinare l’eccentrica rockstar in declino Aldous Snow (il Russell Brandon di Arthur, che vedremo tra poco in The Tempest) al Greek, l’arena di Los Angeles, per un concerto che dovrebbe rilanciare il personaggio, ormai in declino.
Aaron, l’ultimo gradino della casa discografica guidata dallo spietato capo Sergio Roma (Sean “Diddy” Combs, di autobiografico cinismo), viene spedito a Londra a recuperare Aldous. La star è sprofondata nella depressione dopo scelte artistiche e sentimentali sbagliate, che lo hanno portato ad abusare di ogni cosa abusabile. Chiaro che si tratta dell’ennesima “strana coppia”, nella quale gli eccessi trasgressivi dell’uno si scontreranno con il perbenismo imposto dell’altro, fino a generare il solito equilibrio di opposti, salutare per entrambi. Un lungo percorso di follie li porterà a capire quali sono gli obiettivi della loro vita e a trovare il coraggio di conseguirli.
Cast ricco di comparsate di lusso e buona selezione di canzoni. Diretto da Nicholas Stoller, che ha scritto la sceneggiatura insieme a Jason Segel e co-prodotto da Judd Apatow, In viaggio con una rockstar si rivolge al pubblico affezionato a prodotti similari, come 40 anni vergine, Molto incinta, Walk Hard, Strafumati, Suxbad, Non mi scaricare, Step Brothers.
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Ci sono film di totale disimpegno, più adatti ad una visione casalinga, dei quali l’edizione per l’homevideo sembra la destinazione ideale.
Giudizio
- L'ennesima "strana coppia"
- 5/10
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