Di Giuliana Molteni | 20 Dicembre 2012
Non si rottama il passato
Noi non siamo il lavoro che facciamo. Questa nota e valida massima non è di nessuna consolazione per il povero Ralph, che di mestiere da trent'anni fa il cattivo in un videogame di una sala giochi, un vecchio arcade dell'epoca d'oro. Lui, come una specie di King Kong, scala e rompe un palazzo che l'eroe positivo provvede a riparare, beccandosi tutta la gloria. Ma senza chi rompe non ci sarebbe bisogno di chi aggiusta, senza lo yin non esisterebbe lo yang e così via. Ralph nel suo tempo libero ricorre a un gruppo di sostegno stile Alcolisti anonimi (come in Toy Story, quando gli umani se ne vanno, finalmente i personaggi dei giochi sono liberi di essere se stessi).
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