Il protagonista della storia è lo scrittore di romanzi ispirati a veri fatti di cronaca nera Ellison Oswalt (Ethan Hawke), il quale si trasferisce con la sua famiglia in una piccola città della Pennsylvania per lavorare al suo nuovo romanzo, quello che, secondo lui, dovrebbe restituirgli la fama di un tempo. La villa in cui va ad abitare è tristemente nota per essere stata teatro del brutale omicidio di quattro persone e la conseguente scomparsa di una bambina. Investigando, Oswalt troverà in soffitta delle strane pellicole in Super 8 che gli riveleranno particolari sempre più inquietanti su questo caso irrisolto. Ad aiutarlo nelle indagini un giovane agente di polizia (James Ransone) e il professor Jonas (Vincent D'Onofrio), esperto di occultismo. Caratterizzato da un'atmosfera opprimente e gravida di tensione sempre sul punto di esplodere, Sinister sembra fatto della stessa pasta dei sogni, o meglio, degli incubi. Il personaggio principale, costretto, per ragioni di segretezza, a visionare i terribili snuff movie solo di notte, entra in un mondo di febbricitanti illusioni (?) e funge da alter ego dello spettatore, con il quale condivide l'ansia della scoperta, la difficoltà nel "sospendere l'incredulità" e, soprattutto, un voyeurismo saturo di sensi di colpa. Derrickson, nonostante qualche trucchetto di bassa lega (botte di audio e giochi di montaggio), è molto bravo nel costruire la suspense e l'ottima colonna sonora di Christopher Young (Hellraiser) completa l'opera. Sinister, inoltre, introduce un nuovo boogeyman nell'Olimpo del cinema Horror; Mr Boogie, inquietante creatura incappucciata che, interagendo con l'innocenza dell'infanzia, rispecchia ed amplifica dubbi, malcontenti e problemi della famiglie che hanno la sfortuna di incontrarlo. Insieme ad Insidious, Sinister è sicuramente uno degli horror più interessanti e genuinamente inquietanti degli ultimi anni.
Sinister: Recensione
Di Paolo Zelati | 15 Marzo 2013Vien di notte L'Uomo Nero
Se qualcuno, ancora, ha dei dubbi sulle capacità di Scott Derrickson nel dirigere un film dell'orrore, con Sinister se li può togliere definitivamente. Dopo L'esorcismo di Emily Rose, discreto esempio di Possession Movie e l'interlocutorio Ultimatum alla terra (visivamente molto valido; è la sceneggiatura che non funziona...), Derrickson mette in scena una storia profondamente disturbante, in cui il soprannaturale assume una dimensione psicotica, perennemente in bilico tra realtà e mondo interiore dei personaggi, insomma, proprio il genere che una volta veniva definito psyco-horror.
Giudizio
- Inquietante
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