Raccontata così, la trama potrebbe sembrare adatta per mettere in scena un classico Die Hard...certo, magari qualcuno potrebbe obiettare che rispolverare il "diavolo russo", oggi, non è proprio la più originale delle trovate... ma se in mezzo viene messo McClane a fare cose alla McClane, allora anche una trama rétro può funzionare. Tutto giusto, peccato, però, che la sceneggiatura firmata da Skip Woods sia talmente insulsa da annullare persino il carisma del personaggio interpretato da Bruce Willis fin dal lontano 1988 e anzi, da trasformarlo. Un buon giorno per morire, infatti, presenta un McClane disumanizzato, quasi totalmente larger than life ed inserito in una dimensione da Comic Book che, a lungo andare, prende il sopravvento su ogni anche lieve plausibilità narrativa. Nessuno pretende realismo dalla saga di Die Hard e nemmeno fini studi psicologici, però ci sono delle caratteristiche (un antagonista intrigante, un intrigo degno di questo nome e il "vero" John McClane) della saga che la sceneggiatura di Woods e la regia del mediocre John Moore hanno snaturato oltre misura. Il ritmo è frenetico e non c'è un minuto di pausa ma Moore sembra più preoccupato di battere il record dei Blues Brothers in fatto di macchine distrutte, piuttosto che di costruire sequenze in grado di coinvolgerti veramente. In questo, gli irritanti dialoghi (soprattutto basati su uno stucchevole rapporto padre-figlio) tra i due protagonisti certo non aiutano. In conclusione, c'è comunque da sottolineare come Die Hard 5 non sia proprio "Il Male"; andando al cinema senza troppe aspettative non si corre il rischio di annoiarsi, ma se, invece, cercate il vero McClane...
Die Hard - Un Buon Giorno per morire: Recensione
Di Paolo Zelati | 15 Febbraio 2013McClane or not McClane: that is the question
Definito dalla critica statunitense come "classico eroe americano", John McClane torna sui grandi schermi di tutto il mondo con il quinto capitolo della saga che lo vede protagonista: Die Hard - Un buon giorno per morire. Purtroppo, però, come è capitato, in passato, ad altri "classici eroi americani" (Rocky e Rambo, solo per fare un paio di esempi...), questa nuova avventura (la prima all'estero) lascia alquanto a desiderare. Ambientato in Russia tra Mosca e Chernobyl, il film segue le avventure di McClane che, arrivato nella Ex Unione Sovietica per cercare di aiutare il figlio Jack (Jai Courtney), si trova coinvolto, suo malgrado, in una battaglia "all'ultima pallottola" contro una banda di criminali. John e Jack, da soli, dovranno infatti debellare il piano criminoso di un miliardario doppiogiochista e di un politico corrotto.
Giudizio
- Fiacco