La storia vede come protagonista Angela (Manuela Velasco), una giovane giornalista spagnola che, insieme al suo cameraman, racconta i lavori notturni all’interno dello show “Mentre voi dormite”. Questa volta tocca ai vigili del fuoco; Angela dovrà seguirli dal vivo e in diretta per mostrare il modo di vivere di questi professionisti, il loro lavoro, le lunghe attese, le situazioni a rischio. La prima missione che Angela è chiamata a testimoniare porta la squadra di pompieri all’interno di un vecchio condominio dove una donna anziana ha avuto un malore; inizialmente sembra un lavoro di routine ma quando l’anziana donna, in preda ad un inspiegabile furore, morde uno dei soccorritori, il terrore ed il panico prendono il sopravvento. Uno strano virus, altamente infettivo, trasforma i contagiati in belve assetate di sangue; Angela ed il suo cameraman continuano a riprendere tutto quello che succede mentre all’esterno la polizia ha sigillato le entrate, mettendo l’edificio in quarantena. La situazione all’interno del palazzo diventa presto insostenibile: gli ultimi sopravvissuti sospettano l’uno dell’altro, mentre la stanchezza comincia a prendere il sopravvento…
Girato a quattro mani da Balaguerò e Plaza (che tornano a collaborare dopo OT: la pelicula, un documentario sulle star del reality show spagnolo Operation Triunfo), REC è raccontato proprio come fosse un reality show, ovvero tramite il punto di vista di Angela e, soprattutto, del suo cameraman, narratori e, contemporaneamente, protagonisti dell’azione. Camera a mano, quindi, frenetica e “senza filtri”, ma non pensate a Blair Witch Project, quanto piuttosto a Il cameraman e l’assassino, La morte in diretta e a tutti quei film che si domandano quale dovrebbe essere il limite (morale?) del filmabile, del rappresentabile. I due registi spagnoli sfiorano questa tematica quasi senza accorgersene, concentrati come sono nel confezionare uno zombi movie ritmato e discretamente inquietante (soprattutto l’ultima scena, girata in piano sequenza, è molto bella), derivativo (Romero, Danny Boyle, anche se le citazioni più marcate, a livello iconografico, vengono da L’alba dei morti viventi di Snyder) ma anche sufficientemente originale. REC, mantiene ciò che promette e, per una volta, anche la Filmax: continuate così.
(da "Horrormania")