Boardwalk Empire Seconda stagione Blu-ray: Recensione

Di   |   28 Marzo 2013
Boardwalk Empire Seconda stagione Blu-ray: Recensione

Potere e affari sporchi
In velocità arriva su Blu-ray Warner la seconda stagione di Boardwalk Empire, serie blasonata, di cui Martin Scorsese è produttore per l'HBO insieme a Mark Wahlberg. La serie è stata ideata da Terence Winter, già autore dei Soprano, che ha tratto ispirazione dal saggio Boardwalk Empire: The Birth, High Times, and Corruption of Atlantic City di Nelson Johnson, incentrato sulla vita di Enoch L. Johnson, politico e criminale fra gli anni '10 e '40. Il cofanetto comprende 5 dischi con i 12 episodi della seconda stagione, nella stessa elegante confezione della precedente edizione. L'immagine è sempre di ottima definizione, con una resa molto dettagliata, sia nei primi piani che nei campi lunghi, negli interni e negli esterni, spesso splendidamente ricreati in CG. Le varie fotografie originali sono a tratti morbide e con una leggera grana, con tonalità spesso elegantemente poco sature o quasi seppiate.


La serie è stata girata in pellicola, per meglio rendere l'atmosfera di quegli anni. Come per Game of Thrones anche con questo prodotto HBO conferma la qualità dei suoi prodotti, fin dall'origine. L'audio italiano è in DTS 5.1 Surround, con dialoghi sempre nitidi anche se di minore brillantezza rispetto alla traccia in inglese (Steve Buscemi è ben doppiato da Massimo Lodolo, anche se la sua "voce" abituale è di Luca Del Fabbro) e una discreta resa di ambiente ed effetti, mentre le musiche (una selezione d'epoca raffinata) completano costantemente la scena. Del tutto superiore è però la traccia originale, in DTS-HD Master Audio 5.1, che sempre consigliamo per gustare le recitazioni degli attori, ben più corposa e brillante nella resa complessiva. Gli interessanti extra sono accessibili dai vari dischi e comprendono diversi speciali. Troviamo un Dossier dei personaggi (solo in inglese); Ritorno a Boardwalk che permette di accedere a contenuti riassuntivo-esplicativi sulla serie; Segreti del passato con interviste a cast e crew sulla realizzazione dell'episodio 11; Vivere nel 1921, istruttivo documentario purtroppo anch'esso solo in inglese; Nuovi personaggi, su due new entry della serie; Aggiornamenti su Boardwalk Empire, chiacchierata con lo scenografo e un produttore; Il decennio dei soldi, stili e tendenze del decennio. Purtroppo, come accade con i prodotti Warner, molti extra sono in inglese senza sottotitoli, limitando così il loro utilizzo. In questa seconda stagione, ancora più avvincente della precedente, Nucky Thompson (Steve Buscemi), sindaco potentissimo di Atlantic City negli anni del proibizionismo, allora anche capitale del gioco d'azzardo, deve lottare duramente per mantenere il suo dominio, mentre diviene sempre più spietata la lotta per il potere, in un continuo mutare di alleanze mai certe con vari altri gangster, Arnold Rothstein, Lucky Luciano, Meyer Lansky, Johnny Torrio e Al Capone. Tutto gira intorno al contrabbando di liquori ma l'eroina sta facendo il suo massiccio ingresso sul mercato. Non mancano problemi famigliari, nel rapporto con una tormentata Margaret e la figlioletta malata. Nucky è sotto assedio, fra le trame dei boss di Chicago e il tradimento di Jimmy, il suo ex-protetto (Michael Pitt) ormai nemico all'ultimo sangue, in quel mix appassionante fra lotte politiche, stragi di gangster, drammi intimi che è la caratteristica vincente della serie. Il protagonista precipita nel suo abisso personale, costretto ad abbandonare ogni illusione di poter gestire il suo potere da politico, membro della società civile che si vanta di governare, e non da gangster, candidandosi a diventare uno dei maggiori "eroi neri" della storia. Come sempre la narrazione mischia finzione a fatti reali, gli attentati razzisti del Ku Klux Klan, la guerra civile in Irlanda, l'affermarsi della cultura jazz e del burlesque e tante allusioni al procedere del progresso, anche tecnologico (radio e giradischi entrano nelle case), mentre il boom economico è strettamente connesso allo sviluppo delle fiorenti attività malavitose, che fanno dei gangster dei veri eroi popolari. Tutto questo avviene grazie ai "tempi lunghi" che la serialità (mai abbastanza benedetta) si può concedere rispetto ai film, a formare un classico del genere gangsteristico di livello del tutto cinematografico, un affresco storico in perfetto stile Scorsese, dove alla ricostruzione dell'ambiente si mescolano storie di finzione, tutte plausibili e appassionanti, con un cast spettacolare, con gli interpreti scelti al meglio anche per l'adesione fisica ai rispettivi personaggi.

Giudizio

  • Una serie tv di riferimento, confermato l’ottimo giudizio per l’edizione su bd
  • 10/10