Parlami dei tuoi nuovi progetti
Tra le cose a cui tengo di più c'è un film in procinto di essere distribuito che si chiama Walking Distance. In realtà il film uscirà in Europa come Experimental Activity, cambiamento quasi dovuto visto che una delle protagoniste femminili, Katie Featherston, è la star di Paranormal Activity, film che qui negli States ha avuto un incredibile successo. Questo nuovo titolo credo sia anche molto adatto all'argomento del film; l'unica cosa che mi dispiace è la consapevolezza che il produttore del film teneva molto al titolo originale.
Di cosa parla il film e che tipo di personaggio interpreti?
Sono una scienziata che, insieme ad un gruppo di studiosi, conduce degli esperimenti sulla forza del pensiero e sulla possibilità di creare energia cinetica in grado di realizzare concretamente i pensieri. Notoriamente la mente umana produce dei pensieri che poi il corpo traduce in azioni; noi nel film andiamo qualche passo oltre.
Se non mi sbaglio nel film c'è anche Reggie Bannister, attore cult di Phantasm, ma chi è il regista?
Il regista si chiama Mel House ed oltre alla regia, ha scritto la sceneggiatura e ha coprodotto il film. Nel cast, infatti, c'è Reggie Bannister: veramente un grande. Poi abbiamo Debbie Rochon e anche Kathy Lamkin, che ricordiamo in Texas Chainsaw Massacre: The Beginning.
So che, insieme ad altre Scream Queen dell'horror anni Ottanta, stai preparando un film antologia in cui ognuna di voi dirigerà un segmento, quasi un Creepshow tutto al femminile; confermi?
Certo! E sono davvero eccitata da questo progetto! La mente creativa qui si chiama Tony Masi, sceneggiatore e produttore, tra le altre cose, di His Name was Jason, il documentario sulla saga di Venerdì 13. Tony ha avuto l'idea di riunire tutte le sue amiche Scream Queen e di affidare loro la regia di una storia horror per un film ad episodi da lui prodotto. Quando mi ha fatto la proposta ero entusiasta, nonostante non abbia nessuna esperienza di regia...ma Tony ha fiducia in me...(ride)...mi ha spiegato che, visto che io sono una pittrice, i film e i quadri fanno parte della stessa esperienza di storytelling e che, quindi, non dovevo fare altro che trasferire la mia abilità di disegnatrice al linguaggio cinematografico.
Quali saranno le tue “colleghe” registe?
Per ora so che ha accettato la mia amica P.J.Soles e poi credo sia della partita anche Heather Langenkamp. Ma puoi stare certo che Tony farà un ottimo lavoro.
Ora domanda secca: cosa si prova ad essere Alice (protagonista di Venerdì 13, n.d.r.), una delle final girl più amate dell'horror contemporaneo?
Una sensazione bellissima, che migliora di giorno in giorno: Alice è più viva che mai e non è mai stata così felice. La mia vita ha avuto dei momenti bui, come tutti hanno, ma ora sono passati e sono veramente felice di aver fatto quello che ho fatto.
Penso che tu ti riferisca allo stalker che ti ha perseguitata dopo l'uscita del film e che ti ha spinto a ritirarti dalla carriera di attrice...te la senti di parlarmi di questa storia?
Ora si, posso parlarne liberamente. E devo ringraziare i fan e tutte le persone che mi hanno voluto bene se adesso non ho più paura. Questa storia mi ha perseguitata e oppressa per molto tempo ma oggi posso usarla in senso positivo, elaborare le mie emozioni ed essere anche un'attrice migliore grazie a questo. Si trattava di un blocco psicologico, non riuscivo più a mettermi di fronte ad una macchina da presa, mi sentivo vulnerabile ed esposta; nella mia testa ero convinta che se avessi continuato a fare cinema qualche altro squilibrato mi avrebbe perseguitata di nuovo. All'epoca, poi, il fenomeno era poco considerato e persino la polizia non dava peso a cose di questo tipo; oggi, invece, c'è più attenzione e le forze dell'ordine fanno di tutto per prevenire e reprimere certi comportamenti fanatici nei confronti degli attori o dei cantanti famosi.
Mi ricordo che qualche anno fa mi raccontavi come questa cosa tu l'avessi superata grazie all'amore dei tuoi fan, e che, andando alle convention, avevi scoperto che gli appassionati di horror non sono proprio quei mostri che molti dipingono...
E' assolutamente vero! (ride)...prima di provare l'esperienza di una convention e di essere a contatto diretto con i miei fan, non avevo idea di chi fossero veramente e, forse, ne ero anche spaventata. Poi, la prima volta che sono andata è stato incredibile: centinaia e centinaia di persone che aspettavano fuori da un hotel, in gennaio, per incontrare me?! Non ci volevo credere. Ero talmente emozionata e sopraffatta dal loro amore che, quando qualcuno mi ha chiesto come mai avessi smesso di recitare dopo Venerdì 13, ho subito detto la verità e ho condiviso con loro il dramma che mi aveva perseguitata per tutti quegli anni, ed è stato magnifico. Sono letteralmente rinata.