Maleficent: Recensione

Di   |   28 Maggio 2014
Maleficent: Recensione

Cattivi non si nasce, si diventa

Si usa, ai giorni nostri, approfondire le figure dei Cattivi, scavare e cesellare personalità spesso più complesse e intriganti dei Buoni. La Disney, "ditta" che sui Buoni ha costruito un impero, arriva oggi a rileggere la figura di Maleficent, la più bella strega da cartone animato dopo Grimilde, quella della Bella addormentata nel bosco. La mitica Regina di Biancaneve di recente è stata una simpatica Julia Roberts in affanno per avanzare degli anni, ma è piaciuta molto di più nella trasposizione di Biancaneve e il cacciatore.


Lì la tragica Charlize Theron era una figura di donna atrocemente ferita in un mondo che gira sulle regole dei maschi, selezionando crudelmente le donne in base ad avvenenza ed età, e che per questo motivo si trasformava in una belva più crudele degli uomini che avevano disposto della sua vita. Qui la strega che sconvolge la cerimonia del battesimo della tanto desiderata principessina Aurora, scagliando la terribile maledizione che ben conosciamo, è anche lei una donna, pur fatata, ugualmente devastata da un umano, che per ambizione, per sete di potere le ha inflitto una ferita inguaribile e crudelissima. Sacrosanta vendetta dunque, come avvertono le frasi di lancio, che ci verrà ben illustrata nel corso della narrazione, portandoci a ribaltare la nostra solidarietà, perché vittime e carnefici si invertiranno i ruoli. Ma anche se tutta la storia viene rivoltata, la morale sarà quella classica perché il bene trionferà. Quello che conta infatti è intendersi su chi siano i buoni e chi i cattivi. Gran scelta quella di Angelina Jolie, con lo splendido volto reso aguzzo con protesi (con il trucco del mitico Rick Baker), mai vista una strega così più bella del reame. Bionda e candida ma risoluta l'Aurora di Elle Fanning, il cuore di tenebra del Re è affidato a Sharlto Copley, l'aiutante corvo di Malefica è Sam Riley. Questa versione di Maledicente è indirizzata a un target ben diverso da quello del vecchio cartone animato, certo troppo dark per portarci bambini piccoli e anche quelli meno piccoli necessitano di adeguata preparazione (immaginiamo che in Disney lo abbiano ben capito e audacemente approvato). Ma crediamo che soprattutto le femminucce adoreranno Malefica, con le sue splendide ali, troppo bella per restare ancorata alle miserie degli umani, troppo bella per farsi tarpare le ali da un solo misero Re. Lascia peraltro stupiti questa recente conversione della Disney a un discorso quasi femminista, per cui il bacio del vero amore non è necessariamente quello del principe del momento ma di ben altro soggetto, perché, a pensarci bene qual è, di chi è l'unico amore che davvero dura per sempre? Sui titoli di coda, languida come sempre, Lana Del Rey canta Once Upon a Dream.

 

Giudizio

  • Astenersi tradizionalisti
  • 8/10

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