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Prima di domani

Do it again

di
Samantha è una liceale carina, bella famiglia benestante e permurosa, tre fedelissime migliori amiche, fidanzatino con il quale programma di perdere la verginità dopo un party nella giornata di Cupido, solita ricorrenza per soliti sballi. Ma dopo un incidente nella notte, si trova intrappolata in una specie di loop temporale alla Edge of Tomorrow e, preso atto della strana situazione, cerco di modificare vari dettagli per non arrivare alla fine alla stessa tragica conclusione. Tentativi sempre vani. Poco alla volta emerge una realtà diversa, la ragazza è brava ma incapace di evitare gli inutili riti sociali del suo giro, i doverosi passaggi cui sarebbe meglio invece sottrarsi (sesso e alcol e droghe su tutti). Il “branco” può essere anche rosa. Nel mentre prende atto che le sue amiche non sono del tutto quello che sembrano, che a scuola tutti bullizzano tutti in un modo o nell’altro, che lei stessa segue l’onda per quieto vivere. L’imperativo “diventa chi sei” è faticoso, quando non si hanno le idee chiare. Ma se si è costretti a rivivere sempre lo stesso giorno con pur minime variazioni, allora tanto vale cercare di farlo diventare il migliore possibile, non solo per sé ma anche per gli altri.
 
Da “vivi ogni momento come fosse l’ultimo” al Giorno della marmotta, il messaggio è abusato. Non sapendo quanto tempo abbiamo a disposizione, possibile che lo sciupiamo, lo perdiamo, lo sprechiamo? Invece di riempirlo di virtù, lo saturiamo di cattiveria?. Prima di domani, tratto dal libro di Lauren Olivier, Before I fall, è un film a tema, con uno scopo preciso, edificante, educativo. Davvero un atteggiamento sempre responsabile, civile, assennato, mette al riparo dalle sventure? No certo, ma intanto si vivrebbe meglio, questo è indiscutibile. Il messaggio viene però buttato via nelle improbabili svolte new age e non basta pertanto per fare un buon film. Irrilevante anche il cast, più che la protagonista Zoey Deutch si fa notare la faccia interessante di Halton Sage, la discutibile amica Lindsey, con a tratti una curiosa somiglianza con Carly Simon da giovane. Jennifer Beals ha fatto un patto col diavolo perché ha sempre la sua faccia ed è sempre bellissima. Confezione patinata, scelta musicale inutilmente curata.
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 

dimenticabile

5