Ankama nasce nel 2001 a
Roubaix, in Francia, dall'idea di
Camille Chafer,
Antony Roux e
Emmanuel Darras, prima come studio di web design ed evolvendosi successivamente in un team di sviluppo per
Dofus, MMORPG in Flash uscito nel 2003. Questo prodotto trasformerà la piccola realtà della provincia francese in una delle più rilevanti aziende nel mondo dell'online gaming europeo.
Per comprendere che cosa sia Ankama nel 2009, è necessario dire che ormai da tempo la definizione di studio di sviluppo indipendente risulta per loro molto stretta. Una delle tante innovazioni portate da Ankama è infatti la creazione di un corredo cross-mediale per i propri prodotti. In questa schiera si trovano manga, anime, giochi di carte, riviste e merchandise vario.
Al contrario di titoli quali
World of Warcraft, dove è l'importanza del brand a invogliare le aziende esterne a lavorare su libri e giochi di carte, nel caso di Ankama è l'azienda stessa spesso a realizzare o comunque coordinare lo studio di tutti questi prodotti.
Per comprendere la potenza di questi mezzi, è sufficiente osservare il successo che ha Ankama in Francia ove è presente buona parte dei suoi
500.000 abbonati attivi. Oltralpe, dove l’azienda lancia in anticipo i propri prodotti, un utente tipo ad oggi avrebbe la possibilità di acquistare il manga di Dofus, i pupazzi di Dofus o altro merchandise di Dofus (magliette, mouse pad, ecc. ecc.), la Dofus Mag (un bimestrale a metà tra una rivista e una guida) e il DofusPocket, un applicativo per cellulare dedicato ai giocatori di Dofus.
Se invece il giocatore è più interessato a
Wakfu, secondo prodotto di Ankama appena pubblicato in Francia, avrebbe a disposizione l'anime (trasmesso regolarmente in televisione), il gioco di carte collezionabili e, a breve, anche un gioco bi-player (ovvero da giocare online o in locale ma sempre e solo in coppia) ambientato appunto nel mondo di Wakfu.
Capite bene che lo scambio e i rimbalzi di utenza tra il gioco e gli altri prodotti crea conseguenze a livello di marketing tutt'altro che secondarie e il guadagno è a tutto beneficio di Ankama, oltre ovviamente al vantaggio dell'utente che per un prezzo di abbonamento molto ridotto (5 euro) può entrare in un'esperienza entertainment di un'ampiezza unica per l'occidente. Prima di procedere oltre nell'analisi dei punti di forza dell'azienda, è fondamentale parlare meglio dei loro 2 prodotti: Dofus e Wakfu.
Ankama è principalmente
Dofus. Questo MMORPG in Flash è stato il primo e principale gioco su cui l'azienda ha investito e rischiato tutto, e da cui ha avuto in cambio ampia risonanza a livello internazionale insieme all'ovvio ritorno economico che le ha permesso di crescere e arrivare ad oggi alla dimensione di 400 impiegati.
Il gioco è un MMORPG con un sistema a tempo alternato o "mixed time" (turni temporizzati per il combattimento, real time per lo spostamento). Il gioco presenta un vivissimo sistema economico, forte di un crafting abbastanza variegato e un sistema di raccolta un pò ripetitivo ma comunque divertente.
A questo si aggiunge un sistema di equip ampio, un sistema RvR per il controllo dei territori, un server "hardcore" con esperienza e drop moltiplicati ma con morte permanente del personaggio e tante altre feature che rendono decisamente vario il prodotto rendendolo diverso dai concorrenti sotto molti aspetti.
Scorcio di vita urbana in Dofus
Ad oggi Dofus rientra nella top 5 dei giochi Pay to Play più giocati con i suoi 500.000 abbonati attivi e probabilmente nella top 15 dei mmorpg P2P più redditizi. Un'altra scelta inusuale di Ankama è stata quella di fissare il proprio abbonamento mensile a soli €5, una cifra decisamente competitiva che però, a fronte di un’utenza molto ampia, comporta introiti ben maggiori.
Dofus però non è un P2P ma un Freemium: ciò vuol dire che è possibile provare in modo illimitato il gioco senza pagare nulla ed essere alla pari degli altri utenti. Pagando l'abbonamento però sarà possibile accedere alle aree successive del gioco. Di fatto, senza pagare, dopo un certo numeri di livelli sarà impossibile procedere rimanendo nelle aree gratuite.
Ankama, come già detto, non è solamente Dofus. Il secondo progetto Mmorpg,
Wakfu, è un prodotto sempre realizzato in Flash ma con un gameplay decisamente diverso da Dofus. In Francia è già stato rilasciato nella sua versione definitiva mentre all’estero è ancora in una fase di beta libera che si sta protraendo ormai da parecchi mesi.
Wakfu è indubbiamente un ottimo esempio di progetto cross-mediale a tutti gli effetti sin dalla sua nascita e vederlo come un semplice videogame sarebbe riduttivo. L'anime è già stato trasmesso sulle tv francesi e probabilmente arriverà sulle reti italiane a tempo debito. Le edicole francesi sono già state invase con le pubblicazioni Ankama legate al gioco.
Uno scorcio dalla beta di Wakfu
Questo modo di operare però non è riproducibile facilmente a livello mondiale. Ankama è una realtà prettamente europea in quanto il 70% dell'utenza risiede nel vecchio continente, un caso più unico che raro per il mondo dell’online gaming. Ciò è dovuto in primis al focus iniziale sul territorio francese da parte di Ankama, che ha preferito sempre privilegiare i propri connazionali rispetto agli utenti stranieri. Questa non è stata una scelta negativa: il mercato francese si è mostrato reattivo e i numeri di Ankama in Francia non hanno equivalenti tra i MMORPG occidentali.
Sono previste politiche di espansione verso i mercati orientali come il lancio in Giappone, previsto per il 2010, ma la presenza sul territorio non è facilmente replicabile in serie e Ankama preferisce concentrarsi su poche nazioni per volta prima di procedere ad una fase di espansione successiva.
Veniamo quindi al motivo per cui Ankama è stata inserita nella nostra rassegna degli attori MMO italiani. Nell'ultima cerchia di espansione è stato inserito anche il nostro bel paese dove l'azienda francese ha aperto un server dedicato con una versione del client tradotto, il che è anche la ragione per la quale abbiamo deciso di scambiare 4 chiacchiere con
Silvia Mandrioli, Italian Marketing Coordinator di Ankama.
[continua e finisce domani…]
di Simone Robutti