PSP Go

Nonostante siano definiti nient’altro che Minis, i nuovi titoli per Sony PSP pensati per la distribuzione digitale e rivolti a un pubblico casual sembrano attirare l’interesse degli sviluppatori, in particolar modo dei team più piccoli.

Gamasutra ha intervistato alcuni degli sviluppatori che sembrano aver preso a cuore la nuova iniziativa della casa produttrice di PlayStation, che hanno raccontato le loro prime esperienze, i loro obiettivi, i punti di forza e quelli più deboli dello sviluppo dei Minis.

Sergei Gourski, co-fondatore di Subatomic Studio, già impegnato nella realizzazione di Fieldrunners comparso su App Store, premette che “Sviluppare per PSP è una cosa più complessa e certamente non alla portata dei dilettanti. È fondamentale avere un’esperienza pregressa nello sviluppo di videogiochi. Inoltre è necessario investire denaro nei dev kits e nell’ottenimento del rating. Ottenere una classificazione da ESRB è più costoso di quanto non pensassimo.”

Kimmo Vihola, CEO di Mountain Sheep, ha anch’egli un’esperienza di successo su App Store all’attivo con Minigore e può fare paragoni tra le due piattaforme. Entusiasta della nuova iniziativa di Sony, Vihola afferma che “il processo di QA di Sony ha dei tempi più prevedibili. In generale i loro tempi di risposta sono eccellenti”. Sony ha recentemente dichiarato che il processo di approvazione per PSP Minis non va oltre i cinque giorni; per favorire questa brevità, Sony non ha previsto, almeno all’inizio, modalità di multiplayer online per questo genere di giochi.

“Su App Store, invece, vengono presentati ogni giorno molti più titoli che richiedono di essere approvati. Così tanti da saturare il loro sistema, producendo tempi di approvazione che possono variare dai due giorni a sei settimane.”, prosegue Vihola.

“Essendo già stati sviluppatori per PSP non abbiamo dovuto perdere altro tempo per dedicarci ai Minis. Credo che il processo di registrazione sia tutto sommato simile per Apple e Sony, con la notevole differenza che per sviluppare Minis devi essere un’entità commerciale”, ha concluso Vihola.

Il CEO di Mountain Sheep non dimentica di sottolineare anche gli aspetti negativi dello store Sony, che attualmente non supporta il download in background o la ripresa dei download interrotti. Vihola si augura che nel futuro l’esperienza dell’acquirente possa essere migliorata e andare oltre il semplice “clicca qui per comprare.”

Al Creat Studios, che invece non ha mai sviluppato titoli per App Store, ha lanciato la scorsa settimana Alien Havoc al debutto del programma PSP Minis. Al proposito ha dichiarato John Manuelian che “il programma Minis è stato una grande esperienza. Lo sviluppo procede senza intoppi e facilmente nella gran parte dei casi.” Lo studio Creat ha in programma il lancio di tre titoli Minis quest’anno.

Nonostante il servizio PSP Minis sia ancora acerbo in molti campi, gli sviluppatori riescono ad apprezzare le opportunità di incrementare il loro business attraverso questo genere di servizi a cui si aggiungono App Store, DsiWare, XBLA e WiiWare. Specialmente quelli più piccoli come Solus, il cui sviluppatore unico Stenson ha ricordato come “Cinque o sei anni fa sarebbe stato un sogno pensare di potermi dedicare completamente da solo allo sviluppo di un gioco da vendere su due piattaforme diffuse in milioni di esemplari.”