Google acquisisce Slide per 182 milioni di dollari

Stando a quanto riportato da TechCrunch, Google ha proceduto all’acquisizione di Slide, società che si occupa di social networking e applicazioni, per una cifra pari a 182 milioni di dollari.

Questo passo fa parte di una strategia a più ampio respiro portata avanti da Google per riuscire a entrare nel mondo dei social network e delle applicazioni tramite Google Games, un servizio incentrato sui giochi che dovrebbe essere lanciato entro la fine dell’anno.

A confermare quest’ipotesi ci sono 100 milioni di dollari investiti in Zynga, società creatrice di Farmville, e il lancio del Chrome app store che permette a giochi come Plants Vs. Zombies di essere giocati tramite il browser di Google, Chrome.

Questo non è il primo investimento di Google nei social network e nei giochi online: il gigante del web ha infatti acquisito anche lo sviluppatore israeliano per iPhone Lab Pixies, meglio conosciuto per il suo titolo Flood it!
Slide è stata fondata nel 2005 da Max Levchin, lo stesso uomo che ha avviato PayPal per poi venderlo a Ebay per 1 miliardo e mezzo di dollari.

La società produce applicazioni per il social networking per siti come Facebook, Bebo e MySpace. Non è ancora chiaro al momento se Levchin resterà in Slide o in Google con un qualche ruolo.

Slide è conosciuta per l’applicazione Superpoke, che può essere embeddata su Facebook, MySpace e Hi5, e per Slideshow, la quale causò anche una rottura degli accordi con MySpace, chiedendo agli utenti di consegnare a Slide i dettagli per il login in modo da permettere al dispositivo di incorporare le stesse applicazioni. Non è mai stato pronunciato alcun decreto ingiuntivo che invitasse la sospensione delle attività e al contrario Slideshow si è evoluta in varie altre forme come Fun Pix e Top Friends.

Attualmente sul sito web di Slide si può leggere che “l’obiettivo di Slide è quello di creare una community che contribuisca alla creazione e distribuzione di merci virtuali”, un mercato che prevede di raggiungere almeno 1.6 miliardi di dollari negli Stati Uniti nel corso dell’anno.