Riccitiello: con Mass Effect 2 e Battlefield torneremo grandi

Electronic Arts è stata al centro di un momento di difficoltà, soprattutto a causa di un netto taglio dei costi, ma secondo il CEO John Riccitiello, intervenuto alla UBS Global Media Communication Conference, l'azienda punta a tornare leader nell'industria videoludica attraverso una triplice strategia: un approccio più mirato ai titoli da produrre, un business digitale in rapida crescita e una grande attenzione al controllo dei costi.

Inoltre Riccitiello ha puntato molto sui due titoli chiave per il prossimo anno: Mass Effect 2 e Battlefield: Bad Company 2.

“Ci aspettiamo che Mass Effect 2 sia uno dei più grandi titoli del 2010”, ha dichiarato a proposito della prossima produzione BioWare, sottolinenando come il titolo originale del 2007 è stato il gioco di ruolo più venduto di quell'anno.

Questo nuovo episodio riceverà tanti miglioramenti da rendere possibile la conquista di una platea ancora più ampia, tanto che “questa volta si tratterà di giocare ad armi pari con sparatutto come Gears of War.”

Per quanto riguarda Bad Company 2, lo spin-off della serie Battlefield sviluppata da DICE, Riccitiello prevede che darà filo da torcere persino ad un mostro sacro come Call of Duty. “Battlefield rappresenta la nostra migliore opportunità di riprendere in mano il business legato agli FPS.”

Riccitiello ha anche affermato che il focus di EA sarà rivolto a massimizzare le potenzialità dei franchise principali della casa, come Madden, FIFA, The Sims e Need for Speed, contestualmente a un rinnovato spazio per i marchi nuovi come Dragon Age, Mass Effect e Army of Two.

A novembre EA ha confermato un affare da 300 milioni di dollari che ha condotto all'acquisizione di Playfish, sviluppatori tra gli altri del successo Pet Society. Ma allo stesso tempo l'editore ha annunciato la drastica riduzione di 1.500 posti di lavoro, specialmente in quelle aree che si occupavano principalmente di prodotti fisici, come a voler confermare la transizione di EA verso il digitale.

Secondo Riccitiello il volume di affari che il settore digitale potrebbe raggiungere quest'anno si aggira sul miliardo di dollari. Nonostante le dimensioni ridotte del coinvolgimento attuale di EA nel digitale, si sono evidenziati tassi di crescita del 30% su base annuale.

“Tale crescita è avvenuta senza che avessimo messo in atto i drastici cambiamenti che abbiamo in programma con Need for Speed online o Star Wars: The Old Republic.”

Riccitiello è inoltre sicuro che nonostante il taglio di 1.500 posti di lavoro e la chiusura di alcuni studios, come successo con Pandemic, sarà possibile centrare gli obiettivi di qualità.

“La qualità dei nostri prodotti tornerà a salire di nuovo il prossimo anno. Abbamo tagliato personale quest'anno, ed è salita; quindi lo faremo di nuovo”, ha provocatoriamente dichiarato Riccitiello, riferendosi al fatto che i tagli hanno coinvolto principalmente titoli di cui EA non aveva alcun bisogno.

“Non abbiamo tagliato personale sui nostri principali franchise. Laddove abbiamo dovuto tagliare i costi di queste aree, abbiamo dato in outsource il lavoro.”

Un altro degli obiettivi strategici di EA per l'anno venturo è disporre più risorse nello sviluppo per Nintendo Wii. Nonostante gli sforzi già fatti, Riccitiello è deluso dai risultati finora riscontrati, richiamando in questo la preoccupazione di Iwata per le scarse vendite di titoli per la console.

Tuttavia EA ha potuto godersi il successo di EA Sports Active, e neanche Madden è andato male su Wii. Tuttavia, secondo Riccitiello, Nintendo ha bisogno di puntare sull'innovazione e sulla competitività se vuole restare leader del mercato.

“Il Wii non è affatto finito. Ma se continuano a mantenere il prezzo attuale di $199 senza rinnovare, avrà vita dura nel competere con Sony e Microsoft.”