Recensioni

Rec 2

In diretta c'è l'esorcista!

[del 03/01/2010] [di Maurizio Ermisino]

Rec! Si gira! Dopo il loro sorprendente primo film, gli “assassini” Jaume Balaguerò e Paco Plaza tornano sul luogo del delitto con il sequel del loro horror in soggettiva. Il ritorno sul luogo del delitto avviene letteralmente: prima dei titoli di testa vediamo l’ultima scena del film precedente, con la reporter Angela Vidal trascinata nel buio. E Rec 2 inizia pochi secondi dopo la fine di Rec: all'opera c'è una squadra speciale della polizia (tipo SWAT) pronta a intervenire nel famoso condominio messo in quarantena.

Rec! Si gira! E si gira tanto. Rec 2, come molti sequel, lavora per accumulo e moltiplicazione. Per superare il primo film si tende a fare di più. Così in Rec 2 si moltiplicano le videocamere: in scena ce n’è una principale, ma ogni agente delle squadre speciali ne ha una personalizzata. Così il nostro sguardo non coincide più con un unico occhio (che nel primo era quello della telecamera della troupe televisiva) ma con più occhi, quelli dei vari agenti, che si intersecano con la camera principale tramite delle immagini picture in picture. Fino a che le telecamere dei poliziotti finiscono fuori uso, e l’azione viene vista tramite la camera amatoriale di tre ragazzini (omaggio alla comunicazione nell’era YouTube) che finiscono nel palazzo per caso. È il secondo “movimento” della sinfonia Rec 2. Ce ne sarà anche un terzo, con un altro occhio digitale che entra in scena. Ma è una sorpresa che non intendiamo rovinarvi.

Rec 2 è un film che moltiplica anche in un altro senso. Dopo pochi minuti, come si intuiva nel primo film, capiamo che l’infezione che trasforma le persone in una sorta di zombie non è semplicemente un virus, ma una possessione demoniaca. Così Rec 2 moltiplica anche i sottogeneri dell’horror nei quali inserirsi, contaminando lo zombie movie con le storie sovrannaturali di possessione. In sintesi: La notte dei morti viventi incontra L’esorcista (per citare i film archetipici dei due filoni) nello stile di The Blair Witch Project (che fu il primo horror in soggettiva). Un'ultima contaminazione è quella con i videogame: i poliziotti – le cui azioni scorrono in soggettiva – sparano agli zombie. E in questo senso le scene in questione sembrano una citazione dei videogame Fist Person Shooter (sparatutto in prima persona) sullo stile di Doom.

Al cinema moltiplicazione non è sinonimo di successo. Qui ci sono molte piccole idee che riescono a tenere in piedi un film interessante, ma nessuna riesce a competere con l’unica idea geniale del suo predecessore. Rec 2 è un film da vedere per chi vuole provare ancora le emozioni del primo: ma è inevitabile che verranno attutite. Perché non c’è più l’effetto sorpresa di vedersi arrivare la morte in faccia. E perché si tende più a ragionare sul film – cercando di capire come i registi cerchino di variare sul tema – invece che di viverlo “di pancia” lasciandosi andare alle emozioni. Con il mosaico visivo originato dai vari punti di vista viene a mancare quella coesione narrativa e quella unità di tempo e luogo che era uno dei punti di forza di Rec. Rec 2 è un’operazione meno riuscita della prima. Ma vale la pena di essere seguita. Forse anche al di là di questo film, visto che nel finale a sorpresa e aperto sembra esserci uno spiraglio per un Rec 3. Rec! Si ri-gira!

Rec 2 moltiplica i punti di vista e i sottogeneri horror. Ma non moltiplica la paura.

« torna all'elenco recensioni  •  tutti gli articoli correlati »

 
 
Solo i membri possono partecipare ai commentiiscriviti gratuitamente »
 

Rec 2 film: Rec 2 genere: Horrordata di uscita:05/01/2010paese:Spagnaproduzione:Filmaxregia:Jaume Balagueró, Paco Plazasceneggiatura:Jaume Balagueró, Paco Plazacast:Manuela Velasco, Leticia Dolera, Ferran Terraza, Juli Fàbregas, Pep Molina, Óscar Zafrafotografia:Pablo Rossomontaggio:David Gallartdistribuzione:Sony Picturesdurata:85 min brain factor:

galleria fotografica
Rec 2
Rec 2
Rec 2
Rec 2
Rec 2

vai alla gallery »

66 Mostra Internazionale d'Arte Cinematografica evento: 66 Mostra Internazionale d'Arte Cinematografica data di inizio:01/09/2009data di fine:12/09/2009organizzazione:Marco Müller, Luigi Cuciniello

sito web

articoli correlati  

Balaguerò e Plaza: il Male regna ovunque

Radu Mihăileanu

Radu MihăileanuRadu Mihăileanu: l'ironia e la musica contro le tragedie della Storia[di Piercarlo Fabi] [03/01/2010]

Finzione, inganno, beffarda impostura. Il cinema di Radu Mihăileanu ruota da sempre attorno a questi elementi, che ritornano anche nella sua ultima opera, Il concerto, nelle sale italiane dal prossimo 29 Gennaio ma presentato in anteprima (trovate ...

[0]
 
Carlo Verdone

Carlo VerdoneCarlo Verdone: Sono un pedinatore di italiani[di Maurizio Ermisino] [30/12/2009]

“Pedinatore di italiani”. È così che si definisce Carlo Verdone, che ha presentato oggi a Roma Io, loro e Lara, il suo nuovo film, in uscita il 5 gennaio in 650 copie. La nuova definizione si aggiunge a quella di “melancomico”, che gli fu d...

[0]
 
Festival

FestivalBif&st 2010: passato, presente e futuro del cinema s'incontrano a Bari[di Piercarlo Fabi] [28/12/2009]

"La Puglia Film Commission e il Bari International Film & Tv Festival non sono «giocattoli» o costruzioni propagandistiche, condizionate dal simbolo del decisore politico. Hanno una virtù propria, guadagnata grazie al consenso del pubblico, e quin...

[0]
 
Arthur e la vendetta di Maltazard

Arthur e la vendetta di MaltazardLuc Besson: il mio cinema «buono» per dare speranza ai bambini[di Piercarlo Fabi] [20/12/2009]

Arriva in conferenza stampa indossando una t-shirt raffigurante Arthur, l’eroe del suo ultimo film Arthur e la vendetta di Maltazard nelle sale dal 30 Dicembre, sorridente e con i capelli arruffati come sempre. Del resto, il genio e la sregolatezz...

[0]
 

tutte le interviste »

  
  |  REGISTRATI »
  ricerca avanzata »