I due registi romani, ormai attivi da diversi anni in televisione, al cinema e nel campo dei videoclip, non sono nuovi a produzioni low budget (Piano 17, l'inedito Cavie...) ma, questa volta, cominceranno, al cento per cento, ad essere i produttori di se stessi. E l'avventura produttiva avrà inizio con una vera e propria sfida per il cinema italiano contemporaneo: un film di fantascienza in 3D. Pensato dai Manetti per essere un cortometraggio dimostrativo, 2016 L'arrivo di Wong (titolo provvisario) è diventato invece, in fase di scrittura, un lungometraggio. Finanziato da Luciano Martino con un budget di circa 200.000 euro, il film avrà un protagonista alieno completamente digitale.
Ecco, in anteprima assoluta, la prima sinossi: i servizi segreti italiani trovano un alieno. Lo catturano e lo portano in un luogo segreto per interrogarlo scoprendo, con particolare sorpresa, che questo alieno parla solo cinese. Per cui entra in gioco la protagonista del film: una traduttrice che viene ingaggiata allo scopo di comunicare con il prigioniero. Man mano che l'interrogatorio procede, il mistero sulle intenzioni dell'extraterrestre si infittisce, fino al punto in cui la traduttrice sarà costretta a fare una scelta di campo...
Storia intrigante e, pare, con un finale a sorpresa, il nuovo film dei Manetti (a breve l'inizio delle riprese) potrebbe essere molto importante per l'auspicata rinascita del cinema di genere nel nostro paese. Vedremo...intanto limitiamoci a fare il tifo.