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Avengers: Infinity War

Sarà una dura attesa…

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È ora che ce lo diciamo: non ci sarà recensione negativa che scoraggerà un fan degli Avengers ad andare a vedere un loro nuovo film, non ce ne sarà una positiva che lo farà andare se non gliene importa nulla. Quindi quando si scrive di questa serie di film, ci si indirizza agli appassionati, agli almeno incuriositi. E per loro diciamo che saranno felici. E anche infelici. E tristi. E impazienti. Ma che l’insieme genererà un giudizio positivo, nonostante anche questa volte, come molte altre, i 149 minuti siano troppi e qualcosa si poteva snellire a tutto vantaggio della compattezza della narrazione. Della quale possiamo, vogliamo dire pochissimo (e occhio a quello che leggerete) perché lì sta il bello, nella sorpresa, nell’incredula sorpresa di certe svolte, compresa quella finalissima, dopo i titoli di coda. Dunque non c’è solo il potere dei nomi nella lista del cast, che mischia due filoni di grandissimo successo, Avengers e Guardiani della Galassia (e non solo loro), un’ammucchiata in cui è impossibile non ritrovare il personaggio preferito, quello per cui palpitare, quello che alla sua entrata in scena fa sorridere nel buio della sala, quello per cui dolersi se le cose vanno male. E non si guardi con antipatia alla potenza dell’operazione commerciale, 900 copie a invadere, monopolizzare il territorio italiano. Perché ogni tanto è anche giusto distrarsi e i film di distrazione costano cari ed è necessario rientrare dalle spese.
 
Gli sceneggiatori, di nuovo Christopher Markus e Stephen McFeely (gente da grandi blockbuster), con la regia dei Fratelli Russo, già responsabili di The Winter Soldier e Civil War, mettono in scena fin dall’inizio Thanos, che deve finire la collezione di pietre che gli daranno potere totale, un potere divino che gli consentirà di continuare a decimare gli abitanti dei pianeti su cui decide di intervenire, in nome di deviate convinzioni, come un vero dio che invece che creare mondi li distrugge. Chi se non un gruppo di Eroi potrà contrastarlo? E al gruppo storico, pur internamente dilaniato negli episodi precedenti, si aggiungono gli eroi imperfetti della saga dei Guardiani ed è combo perfetta. Si creeranno due gruppi misti, uno nello spazio e uno a terra, per una battaglia davvero all’ultimissimo sangue. E se una prima parte, pur dopo un momento già tragico, è costellata (ma non saturata) di battute, la parte conclusiva, fra battaglie impari e sacrifici e lutti, fa prendere al film un’inattesa piega drammatica. Con un finale con un “gancio” potentissimo, da serie tv crudele. Solo che per le serie si aspetta al massimo una settimana. In questo caso stiamo già tamburellando sul tavolo in attesa del maggio del 2019.
 
 
 
 
 

In impaziente attesa del prossimo

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