Recensioni

Capodanno a New York

De Sica non c’entra

[del 23/12/2011] [di Giuliana Molteni]
Anno nuovo, vita nuova, buoni propositi, bilanci, new start, second chance, qualcuno nasce, qualcuno muore, everybody needs somebody, per ognuno c’è qualcuno, sempre.
Nella solita magica New York (e dove altro sennò) sta per scoccare l’ennesima, mitica mezzanotte a Times Square. Entrano in scena alla spicciolata i personaggi, di cui come usa in questo genere di film corale, solo alla fine conosceremo le connessioni.
Hilary Swank è responsabile della cerimonia, con la discesa della mitica sfera luminosa, e deve vedersela con mille problemi e soprattutto col caratteriale elettricista Hector Elizondo, aiutata da Ludacris, responsabile poliziotto.
Ashton resta chiuso in ascensore con Lea Michele (dal cast di Glee).
Il suo amico Zac Efron fattorino con smanie mondane, “adotta” Michelle Pfeiffer, frustrata zitella solitaria.
La ragazzina Abigail Breslin cerca di sottrarsi alla custodia dell’apprensiva mamma Sarah Jessica Parker, per passare mezzanotte per strada con il coetaneo di cui si è innamorata. Ma anche la mammina ha un puntello di mezzanotte. Josh Duhamel, ricco rampollo dell’alta società, si affanna per tornare in tempo in città, per l’appuntamento della vita.
Katherine Heigl dirige un lussuoso catering, mentre l’ex fidanzato rockstar (Bon Jovi, il meno peggio del film) cerca invano di riconquistarla.
Halle Berry in ospedale accudisce De Niro terminale di cancro.
Intanto in una clinica litigano per chi espellerà il “neonato di mezzanotte” due famiglie (Jessica Biel e Seth Meyers Vs Sarah Paulson e Till Schweiger).
Compaiono anche brevemente Sofia Vergara, Matthew Broderick, Jim Belushi, Carla Gugino, Cary Elwes, John Lithgow, Larry Miller.

Amori, famiglia, padri, madri, figli, mariti, mogli e fidanzati, sentimenti, valori, anche un po’ di Patria che non guasta mai. Alla fine Love Is The Answer e Love Conquers All ma bisogna avere sempre anche speranza e una festa dove andare.
Ricetta elementare. Film non di buoni sentimenti ma di buonissimi, del tutto privo di quel romanticismo che dichiara, Capodanno a New York, fuorviante traduzione dell’originale New Year’s Eve, dopo pochissimo dall’inizio comincia a provocare un senso di stanchezza da melassa, per un eccesso di frasi fatte, di situazioni prevedibili/improbabili, senza che nessun personaggio trasudi la simpatia che si intuisce fosse nelle intenzioni della sceneggiatura.
La palma per la coppia più antipatica va a Zac Efron (perché è così paffuto?) e Michelle Pfeiffer che, scorbutica come ruolo richiede, e di una certa età, esibita per la parte, non si capisce perché debba anche essere sciatta e spettinata.
Ma non è da meno, come spesso nei ruoli che le riservano, Katherine Heigl, la solita rigidina rompiscatole, che chissà perché l’affascinante rockstar Bob Jovi si ostina a voler riconquistare.
Imbarazzante la messicana caliente di Sofia Vergara. Halle Berry è la pietosa infermiera anche patriottica. De Niro appoggia la sua faccia sul personaggio lacrimevole, mentre tutti gli altri fanno comparsate di routine. Spaesato e inefficace il televisivo Seth Meyers, che, come il famoso detto su Las Vegas, conferma che ciò che avviene nel Saturday Night Live deve restare al Saturday Night Live.

Dirige Garry Marshall, che non ha mai ripetuto il successo di Pretty Woman (di cui gli saremo comunque per sempre grati), con film mediocri come Se scappi ti sposo, Quando meno te lo aspetti, Principe azzurro cercasi, compreso l’ultimo Valentine’s Day (Appuntamento con l’amore), che è al centro di una gag fra i bloopers che scorrono sui titoli di coda, alcuni dei quali sono più spiritosi di tutto il film. Che è un palese (e ci sembra superfluo) spot per NY, compare perfino il sindaco Bloomberg nei suoi panni, così come Ryan Seacrest, il noto conduttore televisivo. Il film è inoltre costellato di marchi così evidenti e dichiarati, che avrebbero attirato rampogne severissime se comparse in qualche prodotto nostrano. Storia corale, di quelle più facili perché la frammentazione delle storie gratifica anche trame evanescenti, il film sciupa un cast di star e un pugno di ottimi caratteristi, senza riuscire neanche minimamente ad avvicinarsi a prodotti già bistrattati per eccesso di buonismo natalizio come Un amore sotto l’albero o Love Actually, che al confronto sono da Oscar, al punto da farci rimpiangere innocue commedie come Scherzi del cuore o La verità è che non gli piaci abbastanza o addirittura Ex del nostro Fausto Brizzi.

Stucchevole

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Capodanno a New York film: Capodanno a New York genere: Comedy, Romancedata di uscita:TBAregia:Garry Marshallsceneggiatura:Katherine Fugatecast:Katherine Heigl, Jon Bon Jovi, Robert De Niro, Hilary Swank, Sarah Jessica Parker, Josh Duhamel, Ashton Kutcher, Michelle Pfeiffer, Zac Efronfotografia:Charles Minskymontaggio:Michael Tronickcolonna sonora:John Debney

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