Un uomo e le sue idee. Un uomo e la sua musica, che di quelle idee si fece cassa di risonanza. Un uomo e il suo popolo, che ascoltava quella musica e ne condivideva le idee. Perchè "una volta ascoltate le canzoni di Bob Marley, una volta capite le sue parole, la tua vita cambia".
Bob Marley - Exodus '77 è un omaggio a quell'uomo, alla sua quotidianità e alla sua leggenda, attraverso la tracklist dell'album considerato il suo capolavoro, Exodus, registrato a Londra nel 1977 dopo essere sopravvissuto ad un attentato. Anthony Wall, già collaboratore di Martin Scorsese per No direction home su Bob Dylan, mette in risalto i testi di canzoni come Natural mystic, Guiltiness, Three little birds, e Exodus, e il pensiero politico, sociale, spirituale, in essi contenuto. Un pensiero che riecheggia nelle parole, in voce off, di amici, collaboratori e fans, mentre sullo schermo scorrono le immagini del Vietnam, di Bob Kennedy, di Martin Luther King, di Fidel Castro, emblematiche di un periodo storico cui il reggae di Marley diede un significato non più solo politico ma mistico, religioso.
E vedendo il cantante giamaicano giocare a calcio, altra sua grande passione, danzare scatenato sul palco o sorridere durante un'intervista, ci accorgiamo che, nonostante quell'uomo sia morto, le parole che lui dice(va) e canta(va) sono divenute immortali. Come, purtroppo, lo sono anche l'oppressione e l'ingiustizia contro cui Marley e la sua musica combattevano. Quindi "get up stand up for your rights". Ancora oggi e sempre.
Il reggae come musica da ballare e per pensare e Bob Marley come suo profeta indiscusso. Anthony Wall omaggia entrambi con un film straordinario
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